Parchi gioco affollati Pupillo: così non va, pronto a richiuderli  

Le mamme: non ce la facciamo più a tenere i bimbi in casa Il sindaco: nuova ordinanza se vedo altri assembramenti

LANCIANO. Al primo, timido raggio di sole di un aprile particolarmente piovoso, le famiglie e i lancianesi sono usciti in massa ad affollare strade, centro cittadino e parchi. Soprattutto questi ultimi, tra cui il parco giochi Orso Bernardo nei pressi di Villa delle Rose, il parco giochi in via Caduti di Nassirya e la villa comunale sono stati, letteralmente, presi d'assalto. Famiglie con bambini, adolescenti, ma anche ragazzi più grandi e anziani, ieri hanno goduto di qualche ora riappropriandosi, finalmente, del verde pubblico cittadino, chiuso a causa delle norme anti-Covid, da quasi un anno.
«Non ce la facevamo più a passare davanti al parco giochi con i bambini e a spiegare loro che non si poteva entrare a causa della pandemia», racconta una mamma, «e con le scuole chiuse e la didattica a distanza la frustrazione e il disagio dei più piccoli sono diventati causa di stress per loro. Speriamo che con la bella stagione riusciremo a vivere di più all'aperto». Ma i distanziamenti purtroppo non sempre vengono rispettati, sia nei parchi che nelle vie centrali. In troppi, tra ragazzi, ma anche adulti e persone di una certa età, sembrano aver dimenticato le norme che hanno accompagnato i drammatici mesi di risalita del contagio, con gli ospedali pieni e il bollettino dei morti in continuo aggiornamento.
«La riapertura dei parchi e di piazze e luoghi pubblici dopo il ritorno tanto agognato alla zona arancione», specifica il sindaco, Mario Pupillo, «non è e non deve essere interpretata come un “tana libera tutti”. Sono pronto a richiudere i luoghi maggiormente soggetti ad assembramento (una ordinanza in tal senso era stata emanata lo scorso 25 febbraio, ndc) se la situazione, così com’è accaduto in tantissime zone, come ad esempio ad Atessa, ma anche in Sardegna, dovesse degenerare facendo piombare zone arancioni, gialle o addirittura bianche, in nuovi, pericolosi focolai. Faccio appello, ancora una volta, ai lancianesi che devono continuare a tenere a mente le regole di distanziamento sociale e uso dei dispositivi anti-contagio. Sui nostri ospedali grava ancora il peso della mancanza di posti letto in Rianimazione, dobbiamo ancora mantenere alta la guardia».
Ed è difficile da arginare anche la maleducazione e lo scarso senso civico di numerosi cittadini. «Abbiamo difficoltà a supervisionare l'intero territorio comunale», spiega il primo cittadino, «anche a causa della carenza di organico delle forze di polizia. Ci vorrebbe l'esercito per controllare ogni angolo. Ieri (sabato per chi legge, ndc) ho mandato la polizia municipale in via Monte Maiella, spessissimo teatro di assembramenti di giovanissimi. Appena andata via la pattuglia, la situazione si è ripresentata in tutta la sua gravità».
©RIPRODUZIONE RISERVATA