Parco della costa teatina trenta giorni per decidere

Rifondazione suona la sveglia alla Regione che avrà solo un mese di tempo per evitare il commissariamento e chiudere l’iter di approvazione dopo 11 anni

VASTO. «La Regione ha trenta giorni di tempo per evitare il commissariamento e l’ennesima brutta figura». Rifondazione comunista suona la sveglia alla giunta regionale invitando il presidente Gianni Chiodi a definire una volta per tutte la vicenda del Parco della costa teatina. La scadenza è il 31 dicembre, termine decorso il quale potrebbe arrivare il commissario o scattare una nuova proroga. Ipotesi entrambe da scongiurare per gli assessori di Vasto e Fossacesia, Marco Marra e Andrea Natale che insieme al consigliere regionale, Maurizio Acerbo al consigliere provinciale Nicola Tinari e al consigliere comunale vastese, Paola Cianci hanno sottoscritto un documento illustrato ieri in conferenza stampa a Vasto, comune costiero che detiene la più alta percentuale di territorio da tutelare.

Sotto accusa «l’immobilismo» della Regione. «Siamo a un bivio storico: diventare una regione petrolifera o continuare sulla strada intrapresa della tutela della biodiversità, del turismo sostenibile e dell’agricoltura moderna», sottolineano i firmatari, «noi vogliamo scongiurare l’arrivo di progetti scellerati che non valorizzano il territorio, ma lo consumano e lo distruggono. Abbiamo lavorato e vogliamo lavorare affinché il Parco nazionale della costa teatina (Costa dei Trabocchi) concluda il travagliato iter iniziato undici anni fa e cominci a fare i primi passi per condurre le comunità verso un orizzonte di sostenibilità e benessere durevole».

Da qui l’appello al governatore Chiodi e all’assessore Giuliante «affinché agiscano entro i prossimi 30 giorni per chiudere l’istituzione del Parco insieme agli amministratori dei Comuni interessati, evitando l’onta del commissariamento». Gli esponenti di Rifondazione chiedono anche che le amministrazioni comunali vengano messe al corrente della nota con cui il ministero ha bocciato il parco a isole proposto dall’assessore regionale Mauro Febbo.

«È grave che, pur essendo arrivata questa comunicazione già da metà ottobre, nessuno abbia sentito la necessità di informare i cittadini, i portatori d’interesse e soprattutto i Comuni del futuro Parco», insistono Marra, Natale e Acerbo, «nessuno ha sentito la necessità di attivarsi convocando subito un tavolo istituzionale con gli enti locali per lavorare alacremente al fine di recuperare il tempo e la credibilità perduta». Va in questa direzione anche la risoluzione urgente presentata da Acerbo e da Walter Caporale (Verdi). Il documento, di cui si discuterà in Consiglio regionale martedì prossimo, impegna la Regione a convocare il tavolo e a ultimare la procedura per il Parco entro il 31 dicembre.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA