Parco della Maiella: sconosciuto in Europa

Ecotur, presentato il rapporto sul turismo. Oggi la giornata conclusiva sull’enogastronomia

LANCIANO. È dedicata al turismo enogastronomico, in particolare al vino, la giornata odierna che chiude Ecotur, la fiera internazionale del turismo natura che ieri ha richiamato in città, nell’auditorium Diocleziano 50 fra i principali tour operator provenienti da Austria, Germania, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Russia, Spagna e Ungheria e 250 compratori di pacchetti turistici italiani. Oggi saranno presenti circa 20 cantine abruzzesi, calabresi, campane, marchigiane che incontreranno la domanda di buyer appositamente arrivati da Stati Uniti, Germania e Giappone.

«Lo spazio dato anche al vino è una scelta fatta nell’ottica della trasversalità del turismo natura che deve abbracciare anche l’enogastronomia, l’arte e i borghi storici», spiega Enzo Giammarino, presidente di Ecotur, «che è poi la novità di questa nuova veste di Ecotur. Un turismo natura che si apre ad altri modi di vivere la natura». A farla da padrone, ieri, oltre agli affari e all’incontro tra domanda e offerta di pacchetti viaggio, è stato l’XI rapporto Ecotur fatto con Istat, Enit e Università dell’Aquila che ha dimostrato che il turismo natura è in crescita, per numeri e fatturato. In Italia conta 101 milioni di presenze, ma in Abruzzo bisogna ancora crescere. «Il turismo tradizionale soffre la crisi, ma il turismo natura no», ha spiegato il coordinatore scientifico del rapporto, il docente universitario Tommaso Paolini, «cresce in presenze e fatturato. E a crescere è il numero degli stranieri. Per quanto riguarda il turismo nei parchi, il più richiesto dai tour operator italiani è il Parco nazionale d’Abruzzo (21%), seguito dal Gran Paradiso (17%). Mentre per il mercato europeo la top ten è guidata dal Parco nazionale delle Cinque Terre (25%), seguito da Dolomiti Bellunesi. Il Parco nazionale D’Abruzzo è ottavo, il Gran Sasso è dodicesimo e quello della Majella non esiste. Significa che bisogna investire nella comunicazione per far crescere questa turismo nella regione verde d’Europa».

Anche perché gli ingredienti ci sono, ossia possibilità di fare attività sportive, rilassarsi, mangiare bene, scoprire tradizioni. Ma bisogna farli conoscere anche perché, come ha evidenziato Giammarino, nel 2014 è prevista una crescita di questo mercato.

Teresa Di Rocco

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