Pdl, c’è l’accordo sul capogruppo

Sarà Ginefra, indicati anche i presidenti di tre commissioni

CHIETI. Il Pdl ha trovato l’accordo per il capogruppo in Consiglio comunale e per i presidenti delle tre commissioni a guida azzurra. L’accordo è stato chiuso ieri sera al termine di un lungo vertice di partito. Ora manca solo la ratifica da parte dei consiglieri.

Sbloccato innanzitutto lo stallo sul nome del consigliere che dovrà svolgere l’importante funzione di capogruppo. Sarà Vincenzo Ginefra, ex assessore del sindaco Cucullo, tornato alla politica attiva dopo 5 anni di panchina con la parola d’ordine «amministreremo la città come una famiglia». Aveva provato invano a riconquistare una poltrona d’assessore, ora si occuperà di guidare il gruppo del Pdl.

La carica di vicecapogruppo andrà a Emiliano Vitale, entrato in consiglio dopo le dimissioni dei 5 consiglieri del Pdl nominati assessori.
I tre presidenti di commissione di nomina Pdl sono Ezio Di Crecchio probabilmente alle Politiche giovanili (le attribuzioni andranno verificate con gli alleati) tema caro al sindaco Di Primio anche perché legato al rilancio della città alta. All’architetto Raffaele Di Felice andrà la presidenza della Commissione Urbanistica.

Infine poltrona per Alessandro Carbone, giovane consigliere Pdl, che presiederà la terza commissione destinata al Popolo della Libertà. Altre quattro commissioni saranno attribuite due all’Udc, una a Giustizia Sociale e 1 probabilmente a Insieme per Di Primio. Una quinta commissione, quella della Vigilanza, andrà come prassi a un consigliere dell’opposizione.

Dunque dopo i tre giorni passati a Bruxelles per l’incontro degli amministratori locali sulle questioni energetiche, il sindaco Umberto Di Primio ha ripreso a tessere la tela della sua amministrazione, tornando ai ritmi che i suoi collaboratori dicono «stacanovisti»: dalle 8 del mattino alle 20 di sera senza interruzione, tranne il pranzo.
In queste ore il sindaco sta anche pensando a riorganizzare la sua segreteria, ma sul tavolo di Di Primio, oltre alle nomine consiliari, c’è la pratica ancora più delicata del rinnovo dei consigli d’amministrazione delle società partecipate: Chieti Solidale, l’azienda farmaceutica che gestisce anche i servizi sociali, e Teate Servizi, che si occupa di riscossione dei tributi e dei lavori manutezione del patrimonio comunale. Di quest’ultima società il Comune è chiamato a rinnovare anche l’organo revisione.

Per i consiglieri d’amministrazione le nomine sono di competenza del sindaco, che dovrà però emanare un bando per la raccolta delle candidature. Per l’organo di revisore si dovrà invece pronunciare il Consiglio comunale.
Per i nuovi amministratori (tre consiglieri compreso il presidente per ognuno dei due cda) il mandato sarà probabilmente quello che Di Primio ha anticipato durante la campagna elettorale: innanzitutto il mantenimento dell’occupazione («Non ci saranno licenziamenti nelle due società partecipate Chieti solidale e Teate servizi», aveva assicurato Di Primio), in secondo luogo il potenziamento della loro azione.

Per «Chieti solidale» l’iter si profila relativamente semplice. Diversa la situazione di Teate servizi. Per Di Primio il problema sarà quello di trasformare una società gravata da un deficit strutturale che pesa circa 130 mila euro al mese sulle casse comunali in una risorsa. Compito non semplice.
In campagna elettorale Di Primio aveva annunciato che avrebbe chiesto subito un piano industriale al nuovo cda, soprattutto per poter garantire il riassorbimento in pianta stabile dei dipendenti assunti con contratti interinali.

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