Personale Sasi nessuna promozione e niente assunzioni

Il presidente Scutti replica a Pdl e Progetto Lanciano: «Solo inquadramenti e rinnovi di contratti a termine»

LANCIANO. «Nessuna nuova assunzione, né tanto meno promozioni nominative. Solo rinnovi di contratti a termine e inquadramento contrattuale dei dipendenti di cui la società era sprovvista». È la risposta del presidente della Sasi, Domenico Scutti, alle accuse prima del Pdl, di bilanci in rosso e di 31 assunzioni fatte senza concorso, e poi della lista civica Progetto Lanciano che oltre al problema della mancanza di concorsi per le assunzioni, ha sollevato anche quello della revisione della pianta organica, delle promozioni discrezionali che andrebbero a incidere pesantemente sulla voce “costo del personale”. Negli anni, queste “revisioni” porterebbero circa 400mila euro di maggiori uscite.

«Tutte falsità», taglia corto Scutti che spiega poi cosa stia realmente accadendo all’interno della Sasi. «Non ci sono state assunzioni», precisa, «abbiamo ereditato dei contratti interinali che, periodicamente, devono essere rinnovati. L’abbiamo fatto. Si era creato un problema con alcuni dipendenti che avevano raggiunto la soglia dei 36 mesi, e che, non potendo essere assunti dalla Sasi, sono stati contrattualizzati dalla società interinale alla quale ci rivolgiamo. Non ci sono nuovi lavoratori: infatti siamo anche sotto come numero di dipendenti».

Poi c’è la questione della nuova pianta organica o, meglio, delle inquadrature contrattuali. «La Sasi tra i tanti problemi che aveva annoverava anche quello di non avere una struttura organizzativa. Funzioni, compiti, responsabilità erano tutti “aleatori”. Li abbiamo definiti e presentati al vaglio dei sindacati. Dobbiamo ancora discuterne». Nessuna nuova pianta organica, quindi. Anzi, addirittura Scutti dice che erano i sindacati da tempo a chiedere di definire l’inquadramento contrattuale di ogni dipendente. «Con le Rsu oltre ai contratti discuteremo anche dei premi di produzione», riprende il presidente, «certo, i costi del personale saranno maggiori, ma li recupereremo evitando ricorsi e con l’aumento di produttività».

Non solo: sono scesi anche i costi di gestione e saliti gli investimenti. In due anni ci sono stati 9 milioni di investimenti a fronte dei 3 milioni dal 2003 al 2009. In più solo nel secondo semestre 2012 c’è stato un recupero di acqua nel comune di Lanciano di 30 litri al secondo. «Sono questi numeri a parlare, a descrivere la gestione di questo Cda, non mi interessano le polemiche politiche», dice Scutti.

Sulla fusione da effettuare con l’Isi, la società del patrimonio, il presidente Sasi precisa che non spetta a lui decidere. «Ricordo la legge regionale che vieta l’esistenza di società del patrimonio», dice, «e che parlando di capitali, quello Isi che sarebbe di oltre 70 milioni di euro in realtà non è rendicontabile perché le reti sono beni demaniali non disponibili».

Teresa Di Rocco

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