Piazza Garibaldi già monca

Riapre con meno posti e senza l’accesso ai parcheggi.

LANCIANO. Altri dieci giorni e il “cantiere infinito” di piazza Garibaldi sarà chiuso; per il momento. Il restyling della piazza prevede un secondo lotto di lavori, nella parte verso piazza Plebiscito e in quella di via Per Frisa: il progetto c’è, mancano i 250mila euro dei fondi regionali. Di fatto, il Comune consegna a commercianti e residenti una piazza nuova per metà, con una ventina di posti auto in meno e priva del percorso pedonale necessario per raggiungere il parcheggio di via Per Frisa.

Ad annunciare l’ennesima data della fine dei lavori in piazza Garibaldi - prevista per il 28 gennaio dopo un ritardo di 4 mesi - sono l’assessore all’Urbanistica Marco Di Domenico (Pdl), il collega ai Lavori pubblici Paolo Bomba (Udc), il responsabile dei lavori Michele Rullo e il dirigente dell’Urbanistica Remo Salvatore, dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina.
«Bisogna sistemare le luci e la segnaletica, poi il primo lotto dei lavori sarà chiuso», assicura Di Domenico, «ci sono stati dei ritardi anche perché il progetto è stato modificato in base alle richieste dei commercianti durante i lavori».

C’è chi ha chiesto più posti auto, chi almeno due aree per il carico e lo scarico delle merci, la regolamentazione dei parcheggi con il disco orario; ma non tutti sono stati accontentati. I parcheggi, infatti, sono diminuiti e c’è una sola area di carico e scarico merci.
Senza il secondo lotto dei lavori - altri 250mila euro già chiesti alla Regione - che prevede un percorso pedonale fino al parcheggio di via Per Frisa e con il progetto accantonato del parcheggio da 500 posti sotto il ponte di Lamaccio (presentato anni fa dall’imprenditore Franco D’Alessandro attuale gestore del mercato coperto nella stessa piazza Garibaldi), si avverte di più la diminuzione dei posti auto. «Dobbiamo pensare a una piazza, non a un parcheggio», replica l’assessore Bomba, «gli spazi sono stati razionalizzati in funzione di un’area vista come centro commerciale all’aperto, dove i cittadini possono passeggiare, non girare con le auto». «E sarebbe comunque impossibile visto che la strada è più stretta», fa notare Franca Giancristofaro, commerciante.

Meno parcheggi, anche se alcuni esercenti come Enzo Rosato del Bar Piccadilly non avvertono il problema, e tutti a pagamento. «Avevamo chiesto di regolamentare, con il disco orario, i posti auto», ricorda Augusto Franceschini, presidente dell’associazione Botteghe storiche, «per favorire il ricambio ed evitare che sostino per ore le stesse macchine».
Anche gli ambulanti che il mercoledì torneranno ad esporre i prodotti nella storica “Piazza della verdura” hanno meno spazi. «C’è posto per 38 ambulanti», spiega il responsabile dei lavori Michele Rullo, «ma una volta ultimati i lavori, si arriverà a complessivi 42 posti». Facendo dunque i conti sono destinate a restare fuori 5-6 attività.