Piazza San Giustino, niente fontana 

Il ritrovamento dei resti archeologici spinge il Comune a rivedere il progetto

CHIETI. Un progetto di variante per i lavori di piazza San Giustino, la chiesetta del Tricalle affidata a una cooperativa di comunità per la fruizione durante tutto l’anno, grazie a un finanziamento di quasi 200mila euro. Tre milioni di euro, invece, sono a disposizione dei tre siti archeologici dei tempietti, del teatro romano e delle terme romane. In quest’ultimo sito l’intervento di valorizzazione è già iniziato. Di tutto questo ha parlato la soprintendente ai beni architettonici Rosaria Mencarelli, ospite ieri mattina della doppia commissione consiliare congiunta, cultura-lavori pubblici, che si è riunita via web sotto la direzione dei due presidenti Luca Amicone e Vincenzo Ginefra.
La doppia commissione è stata indetta per affrontare il tema della tutela e valorizzazione storico-culturale della città, soprattutto dopo i ritrovamenti di piazza San Giustino che ha aperto il problema della mancata volontà di scavare ulteriormente per ritrovare i resti dell’antica Teate. Sulla piazza l’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli ha annunciato che ci sarà un progetto di variante: visti i ritrovamenti archeologici, si è deciso di non realizzare il tunnel per far passare i sottoservizi, si rivedrà anche la realizzazione della fontana e degli arredi urbani, la cui costruzione avrebbe potuto intaccare i reperti. Non si arriverà, però, a scavare sino al livello della città romana, sinora non riemersa perché si trova in uno stato ancora più profondo rispetto ai reperti medievali sinora rinvenuti. Si continuerà, invece, a scavare anche nella parte della piazza sinora non toccata e si cercherà anche di riportare alla luce il famoso mosaico documentato dall’archeologo Vincenzo Zecca. La serie di decisioni è il primo frutto del nuovo dialogo tra Soprintendenza e Comune. Con la nuova amministrazione del sindaco Diego Ferrara i due enti sembrano aver ritrovato pieno accordo. Nel corso della commissione di ieri – un unicum nella storia delle commissioni consiliari teatine, visto che per la prima volta si è tenuta via web aperta a tutti – si sono gettate le basi per un protocollo d’intesa Comune-Soprintendenza con obiettivi a breve termine su cui puntare per lo sviluppo del settore. La soprintendente ha lanciato anche il progetto di organizzare una grande mostra, insieme al Polo museale, sull’antica Teate. Verrà messa in mostra anche la bellissima testina di Afrodite, di epoca romana, rinvenuta nel corso degli scavi. (a.i.)