Picchia la ex per farla abortire: in manette

Donna di 22 anni malmenata al sesto mese di gravidanza. Fidanzato accusato di stalking e lesioni

LANCIANO. Botte e minacce per fare abortire la ex fidanzata al sesto mese di gravidanza. Con le accuse di stalking, lesioni aggravate e violazione di domicilio i carabinieri hanno arrestato un ventiquattrenne di Lanciano. Vittima degli atteggiamenti violenti e minacciosi del giovane è la ex fidanzata di 22 anni, che ai primi di aprile ha sporto denuncia. In seguito alle indagini dei militari della compagnia di Lanciano, diretti dal capitano Massimo Capobianco, nei confronti dell’uomo è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip Marina Valente su richiesta del pubblico ministero Rosaria Vecchi.

La coppia si era conosciuta lo scorso luglio e dopo alcuni mesi di frequentazione, ad ottobre, lei aveva scoperto di aspettare un bambino. La notizia, però, non era stata presa bene dal fidanzato, che da quel momento aveva iniziato ad assumere atteggiamenti violenti nei confronti della giovane, arrivando perfino a dubitare della sua paternità. Con il passare dei giorni il ventiquattrenne era diventato sempre più aggressivo e minaccioso. Si presentava a casa di lei insultandola insieme ai suoi familiari, prendendo a calci il portone d’ingresso dell’abitazione e, in alcuni casi, lasciando anche lettere offensive e minacciose nella cassetta della posta. Nonostante gli atteggiamenti violenti e persecutori del fidanzato, la giovane aveva scelto di non sporgere denuncia e di sopportare le sue intemperanze, come ha fatto fino a febbraio quando ha deciso di interrompere tutti i contatti con lui.

A far maturare la decisione è stato un episodio avvenuto all’inizio dell’anno: i due si trovavano in macchina quando lui si era fermato in un luogo appartato e, dopo avere aggredito la fidanzata, aveva minacciato di farla abortire sul momento. La decisione di troncare la storia d’amore e ogni tipo di contatto tra loro ha avuto, però, l’effetto di innervosire ulteriormente il giovane, che ha iniziato a perseguitare la ex sul posto di lavoro dando vita a liti furiose e vere e proprie aggressioni. L’ultimo episodio, che ha convinto la vittima a sporgere denuncia, risale ai primi del mese. Raggiunta la ragazza sul posto di lavoro, il ventiquattrenne ha iniziato a picchiarla nonostante si trovasse al sesto mese di gravidanza. Accompagnata in ospedale, alla ventiduenne i medici hanno dato 8 giorni di prognosi, che si sono aggiunti agli altri 7 giorni avuti per un episodio analogo accaduto nei mesi precedenti.

In occasione di quest’ultima aggressione sono intervenuti anche i carabinieri, che lunedì hanno arrestato il giovane. (s.so.)

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