Pista del pizzo per gli spari al ristorante 

Indagini a tutto campo ma tramonta l’ipotesi dell’intimidazione politica al figlio dei titolari, esponente del M5S

VASTO. Cinque colpi di pistola in sequenza. Il rumore della porta di vetro forata da quegli spari ma neanche uno squillo alle forze dell’ordine. Telefoni muti. Difficile credere che neppure un residente abbia sentito gli spari contro la vetrata del ristorante Sunrise alle 2,30 di notte. Ma Vasto ormai ha paura. C’è sempre più omertà in città e la malavita diventa padrona. Hanno crivellato di colpi l’ingresso di un locale ma il titolare è stato avvisato il mattino dopo. Le forze dell’ordine non riescono a nascondere la preoccupazione per quello che accade. I carabinieri che indagano sulla sparatoria non escludono nessuna pista ma ritengono l’intimidazione politica il movente meno credibile. Il figlio dei titolari è un simpatizzante del M5S ma se chi ha sparato nutriva rancore contro il M5S avrebbe puntato più in alto. Il lungo colloquio del maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto dei carabinieri, con i titolari del locale, racconta la ricerca di un movente diverso. Qualcuno ha voluto spaventare i titolari del Sunrise. Sta prendendo consistenza l’ipotesi del pizzo. Del resto per Vasto non sarebbe la prima volta. I processi Histonium 1 e Histonium 2 hanno raccontato anni di incendi dolosi, rapine, agguati e sparatorie . Ed è ancora in corso a Pescara il processo a 105 imputati finiti nei guai con l’operazione “Isola felice” che ha individuato cellule della ’ndrangheta nel Vastese.
La città si è rialzata più volte ma ora tutto è più difficile. L’invito della Dda è stato ignorato e così pure il monito dell’ex procuratore antimafia, Franco Roberti. Vasto è senza un’adeguata protezione. Il consigliere regionale pentaslellato Pietro Smargiassi, chiede la convocazione urgente dell’Osservatorio per la legalità. «Quanto accaduto al Sunrise», scrive Smargiassi, «lascia sgomenti e increduli e getta nello sconforto un’intera città. L’escalation di fenomeni criminosi conferma, purtroppo, che il M5S aveva visto giusto due anni fa quando depositò la proposta di legge istitutiva dell’Osservatorio della legalità. Adesso però», prosegue il consigliere regionale, «è arrivato il momento di mettersi al lavoro. Atti intimidatori, rapine in banca a mano armata e raid nei centri commerciali stanno segnando profondamente il Vastese. È arrivato il momento di sedersi attorno a un tavolo. Per questo», continua Smargiassi, «mi confronterò con il presidente dell’Osservatorio, Lucrezio Paolini, affinché convochi al più presto la prima riunione, a cui auspico partecipi anche il prefetto che è chiamato a rivestire un ruolo chiave e di indirizzo nella battaglia per diffondere la legalità e dal quale Vasto si aspetta un contributo decisivo nella lotta al crimine, al fianco di tutte le forze dell’ordine».
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