Primarie Pd, è Sputore l'anti-Forte

L'ex vice sindaco, fedelissimo di Lapenna, alla sfida del 20 marzo

VASTO. Il sindaco, Luciano Lapenna, non parla ma ha fatto sapere al partito che non partecipa alle primarie. Ma i lapenniani non demordono e per non lasciare campo libero al presidente del consiglio, Giuseppe Forte, pensano a una candidatura alternativa. La scelta potrebbe ricadere sull'ex vice sindaco Vincenzo Sputore.

Sono in corso le grandi manovre dopo la decisione presa dalla triade commissariale - il consigliere regionale Camillo Di Giuseppe, il senatore Giovanni Legnini e il segretario provinciale Camillo D'Alessandro - di indire nuove primarie dopo aver annullato, per irregolarità, le precedenti e dopo aver tentato di percorrere la soluzione politica.

La mini-consultazione si terrà domenica 20 marzo ed è aperta anche ai partiti della coalizione. Il termine per presentare le candidature scade alle 12 di sabato. Finora l'unico concorrente in pista è Forte che ha presentato al commissario straordinario una richiesta corredata da 107 firme. Ma c'è lo spazio anche per altre candidature: con la modifica del regolamento bastano 45 firme, cioè il 15 % degli iscritti al Pd. I riflettori sono di nuovo puntati sul sindaco. Assente alla riunione dell'altra sera, Lapenna ha fatto sapere tramite il consigliere comunale Luciano Gentile, che non è disponibile alle primarie. Fino all'ultimo il primo cittadino ha confidato in una soluzione politica che potesse evitare la contrapposizione tra lui e Forte e aveva dato segnali di distensione ritirando le dimissioni rassegnate il 14 febbraio, ma la triade commissariale non è riuscita a trovare la quadratura del cerchio.

La sintesi è naufragata non solo a fronte della spaccatura interna al Pd, ma anche per mancanza di unità del centrosinistra. La coalizione è divisa: da una parte Sel e Rifondazione comunista che appoggiano Lapenna e dall'altra l'Idv e i socialisti che, invece, hanno preso le distanze dal sindaco. L'Idv ha anche deciso che non parteciperà alla nuova giunta.
Con un quadro del genere è difficile trovare una soluzione politica. Il ricorso alle primarie è apparso inevitabile. Il sindaco, al momento, ha scelto la strada del silenzio, ma i suoi sostenitori non hanno nessuna intenzione di lasciare campo libero a Forte e stanno cercando una candidatura alternativa.

La scelta potrebbe ricadere su Sputore, l'unico ex assessore Pd che ha continuato ad appoggiare Lapenna, mentre Domenico Molino, Lina Marchesani e Nicola Tiberio sostengono il presidente del consiglio comunale. Sputore in questi mesi ha sempre detto che non avrebbe partecipato alle primarie, ma ora con questo nuovo scenario, potrebbe dare la sua disponibilità qualora gli venisse richiesto. Quello che appare evidente è che il partito è spaccato e che le primarie si stanno trasformando in una guerra intestina. Il clima è molto teso e un assaggio dell'aria che si respira nel Pd si è avuto l'altra sera.

Il vertice con i commissari (assente Legnini) è durato un paio d'ore e ha riservato anche battibecchi.

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