Primarie Pd, i giovani di Sel con Lapenna

E' tutto pronto per domenica. Intanto Alleanza per Vasto si scaglia contro Della Porta

VASTO. Neanche le celebrazioni per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia sono riuscite a distogliere i vastesi dalle primarie del Pd. In una piazza colorata di bandiere e gremita di gente molti cittadini hanno continuato a parlare della mini-consultazione in programma domenica al Palazzetto dello sport. La sfida è tra Luciano Lapenna e Giuseppe Forte.

Il movimento giovanile di Sel, lancia l'appello ai giovani a votare per le primarie. «Il voto è esteso a tutti i cittadini di almeno sedici anni di età», dicono i responsabili di "Giovani liberamente" che invitano a votare per il sindaco uscente Lapenna, «con lui abbiamo sentito parlare di competenza, lealtà, legalità. Abbiamo visto finalmente una politica diversa: distante da quella rarefatta ed esausta, impegnata ad esalare il suo ultimo respiro. Per questo abbiamo deciso di prendere una posizione».

La mini-consultazione del partito democratico fa discutere e appassiona la città dove la campagna elettorale è iniziata con largo anticipo, insieme agli immancabili attacchi politici che alcuni partiti e movimenti civici riservano ad alcuni candidati.

Il più bersagliato è l'ex giudice Mario Della Porta, scelto dal Pdl e dall'Udc per la corsa allo scranno più alto del Comune. Gli argomenti scelti per colpire il presidente emerito della Corte d'appello dell'Aquila sono l'età e la non vastesità.

«Il Pdl, con una scelta incomprensibile, ha imposto alla città un candidato sindaco di 77 anni», sostiene Davide D'Alessandro, coordinatore cittadino di Alleanza per Vasto il movimento civico che candida Nicola Del Prete, «è vero che in Italia, a 77 anni, si possono fare ancora tante cose, occupare poltrone e gestire potere, però per fare il sindaco di una città sono troppi, vista la fatica quotidiana che impone l'amministrazione di una località complessa e in espansione come Vasto. Se poi agli anni aggiungiamo il non essere di Vasto, il non avere esperienza politica, il non avere conoscenza dei problemi della città, la frittata è fatta», conclude D'Alessandro.

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