Primarie Pd, patto Lapenna-Forte

Il sindaco: non siamo nemici. Il presidente: continuità amministrativa

VASTO. «Una sfida vera, dall'esito incerto, perché ci sono due candidati di indiscutibile peso elettorale e prestigio». Il senatore Giovanni Legnini presenta così i contendenti per le primarie del 20 marzo: il sindaco Luciano Lapenna e il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte. Una stretta di mano dà il via alla campagna elettorale per la mini-consultazione. C'era lo stato maggiore del Pd ieri mattina nella sezione di piazza del Popolo.

Oltre a Legnini erano presenti il segretario regionale del partito, Silvio Paolucci (che si è seduto tra Lapenna e Forte), il coordinatore provinciale del Pd, Camillo Di Giuseppe, che ricopre anche l'incarico di commissario straordinario del partito vastese, e i due sfidanti. Qualche battuta per rompere il ghiaccio e per stemperare la tensione.

«Non siamo nemici», dice il sindaco, «abbiamo la testa sulle spalle. Le primarie non erano in cima ai miei pensieri, non le volevo fare ma poi mi hanno convinto. Farò una campagna elettorale rivendicando il lavoro fatto in questi cinque anni di amministrazione. E' una battaglia che uno di noi due vincerà, ma senza perdere di vista la più importante, che è quella del 15 e 16 maggio. E' una partita non facile perché ci sono candidature rispettabilissime che daranno filo da torcere».

Forte, dal canto suo, precisa di non aver mai invocato la «discontinuità amministrativa» e usa una metafora matrimoniale. «Io e Lapenna siamo come marito e moglie», sottolinea, «che dopo cinque anni di convivenza decidono di sedersi intorno ad un tavolo per decidere cosa fare. Ora è il momento del confronto, ma abbiamo stretto un patto d'onore che rispetteremo per il bene della nostra città».

I vertici sono visibilmente soddisfatti. Sottolineano il prestigio dei due candidati che ringraziano pubblicamente, la generosità di Lapenna («non è ordinario che un sindaco uscente si sottoponga al giudizio dei cittadini») e mettono a confronto il metodo utilizzato dal Pd con quello usato dagli avversari politici.

«La candidatura sbagliata del centrodestra (l'ex giudice Mario Della Porta, ndc) è frutto di vecchie logiche», commenta Paolucci, «il Pd ha ribaltato questo tipo di impostazione e punta sulla partecipazione dei cittadini, con un percorso che consentirà al centrosinistra di vincere le elezioni».

Di Giuseppe annuncia che nei prossimi giorni verranno definiti tutti gli aspetti organizzativi e le modalità di svolgimento delle primarie. Si vota il 20 marzo, dalle 8 alle 20. Con ogni probabilità i seggi verranno allestiti nel Palazzetto dello sport.

«Sarà un risultato positivo se riusciremo a far votare duemila persone», è la previsione di Paolucci.

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