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Progetto europeo per il monumento ai caduti

TORRICELLA PELIGNA. Si sono incontrati sotto il monumento ai caduti, nella pineta di Torricella, per vederlo da vicino e spiegare al pubblico presente il progetto europeo “InnovaConcrete”,...

TORRICELLA PELIGNA. Si sono incontrati sotto il monumento ai caduti, nella pineta di Torricella, per vederlo da vicino e spiegare al pubblico presente il progetto europeo “InnovaConcrete”, riguardante la salvaguardia dei monumenti in cemento del XX secolo. Esperti del Cnr, funzionari del ministero dei Beni culturali e della Soprintendenza archeologica abruzzese, guidata da Rosaria Mencarelli, e docenti di università europee hanno fatto il punto della situazione con il sindaco Carmine Ficca e il suo predecessore Tiziano Teti, spiegando ai pochi giornalisti presenti che si tratta di una ricerca scientifica finanziata con quasi sette milioni di euro dalla Commissione europea, e che vede coinvolti ben 29 enti, pubblici e privati, di undici paesi dell’Unione. Ha spiegato tutto la professoressa Maria J. Mosquera dell’università spagnola di Cadice, coordinatrice del progetto, illustrando i criteri di scelta dei manufatti: Torricella per la caratteristica, anche storica, dei suoi due monumenti (c’è anche la Torre dedicata alle vittime civili dell’ultima guerra, entrambi censiti anni fa dal MiBact), ma in Italia c’è ancha da studiare lo stadio Flaminio di Pier Luigi e Antonio Nervi a Roma. In Europa gli interventi di studio riguardano la Centennial Hall di Wroclaw (Breslavia) e la stazione ferroviaria di Varsavia, entrambe in Polonia, e poi le sculture di Eduardo Chillida a Gijòn nella Asturie e il Torroja Building a Madrid. Il progetto, iniziato nel gennaio scorso, ha una durata triennale ed ha lo scopo di sviluppare nuovi prodotti consolidanti da applicare sulla superficie dei monumenti danneggiati dal tempo. Carotaggi nei manufatti e verifiche nei laboratori del Cnr («I più avanzati non solo in Italia», ha detto la ricercatrice Gabriella Di Carlo) e di alcune università europee daranno i loro frutti che verranno in seguito commercializzati. Soddisfatti gli amministratori comunali, che ricordano la straordinaria partecipazione popolare e ministeriale all’inaugurazione del monumento alla pineta nel 1922, ed entusiasti gli esperti della Soprintendenza abruzzese (Sabap), tra i quali la restauratrice Maria Isabella Pierigè.
Gino Melchiorre
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