Edizione digitaleProstituzione e droga a Vasto: 5 arresti e 4 denunciati
Con l'accusa di associazione a delinquere sono finiti in carcere Giuseppe Ventrella, 49 anni, Ruggero Ventrella, 24 anni, Petrica Calderas, 58 anni, Jari Pellerani, 24 anni e Luigi D'Adamo, 46 anni, ex priore di una confraternita cittadina
VASTO. Manette all'alba in città. La polizia ha eseguito cinque ordini di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone accusate di estorsione, lesioni personali, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, minacce aggravate.
Con l'accusa di associazione a delinquere sono finiti in carcere Giuseppe Ventrella, 49 anni, Ruggero Ventrella, 24 anni, Petrica Calderas, 58 anni, Jari Pellerani, 24 anni e Luigi D'Adamo, 46 anni, ex priore di una confraternita cittadina. Sequestrati 50 mila euro di cambiali, un'ascia, cinque spadini, un bastone telescopico, diversi grammi di cocaina e tre bilancini di precisione. Denunciati altri 4 complici.
L'operazione, denominata "Crash", ha permesso agli agenti di smantellare un'associazione che mieteva vittime in tutto il Vastese «ed aveva progettato di massacrare anche gli agenti del commissariato», ha detto il questore Alfonso Terribile. Per riuscire ad acquisire le prove, gli investigatori hanno dovuto seguire per sei mesi i sospettati, infiltrandosi nelle trame di una vera e propria organizzazione malavitosa. (p.c.)
Con l'accusa di associazione a delinquere sono finiti in carcere Giuseppe Ventrella, 49 anni, Ruggero Ventrella, 24 anni, Petrica Calderas, 58 anni, Jari Pellerani, 24 anni e Luigi D'Adamo, 46 anni, ex priore di una confraternita cittadina. Sequestrati 50 mila euro di cambiali, un'ascia, cinque spadini, un bastone telescopico, diversi grammi di cocaina e tre bilancini di precisione. Denunciati altri 4 complici.
L'operazione, denominata "Crash", ha permesso agli agenti di smantellare un'associazione che mieteva vittime in tutto il Vastese «ed aveva progettato di massacrare anche gli agenti del commissariato», ha detto il questore Alfonso Terribile. Per riuscire ad acquisire le prove, gli investigatori hanno dovuto seguire per sei mesi i sospettati, infiltrandosi nelle trame di una vera e propria organizzazione malavitosa. (p.c.)
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