Raggirano un novantenne e gli portano via case e soldi: nei guai la badante e il vicino
Gli indagati si sono fatti cedere appartamenti e terreni a un prezzo irrisorio: «Hanno abusato delle condizioni dell’anziano». Sequestrati tutti gli immobili
CHIETI. Sono accusati di aver raggirato un anziano di 90 anni, portandogli via case, terreni e soldi. Una donna di 54 anni, che gli faceva da badante, e un vicino di 29 anni sono ora finiti nei guai per un’odiosa vicenda che si è consumata in un paese dell’area pedemontana della Maiella, che non indichiamo per tutelare l’identità della vittima: devono rispondere di concorso in circonvenzione di persona incapace, reato punito con la reclusione da due a sei anni.
Gli appartamenti, i magazzini e i campi sono stati ceduti dal pensionato agli indagati a un prezzo definito «vile», ovvero enormemente inferiore rispetto al loro reale valore. Ecco perché il giudice Luca De Ninis, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, ha disposto il sequestro degli immobili in questione e di 10.000 euro illecitamente incamerati dal ventinovenne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Chieti e dalle fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziaria.
L’inchiesta è partita dopo una denuncia presentata dal novantenne, che vive da solo, non ha parenti diretti ed è proprietario di numerose unità immobiliari. Secondo l’accusa, abusando delle condizioni psichiche dell’anziano e della sua debolezza, gli indagati lo hanno indotto a vendere alcune proprietà a cifre irrisorie. Più nel dettaglio, la badante ha acquistato ad appena 1.000 euro un appartamento composto da tre vani. Il vicino di casa del pensionato, invece, al prezzo di 15.000 euro, ha ricevuto un complesso costituito da un’abitazione su due livelli di 14 vani (più il terrazzo), magazzini per oltre 150 metri quadrati, un garage e due appezzamenti di terreno di quasi 1.400 metri quadrati. La compravendita è stata portata a termine davanti a un notaio di Chieti.
La psichiatra Dorotry Carlesi, nominata come consulente dal pubblico ministero, ha visitato il novantenne, accertando che questi si trova in uno stato di deficienza psichica tale da poter essere agevolmente raggirato. Il tecnico Andrea Giamberardino, anche lui interpellato dal pm, ha invece riferito che il prezzo minimo degli immobili della zona è di 300 euro al metro quadrato.
I 10.000 euro spariti dal conto del pensionato, in un primo momento, erano stati sottratti dalla badante. Poi quest’ultima, a seguito di una denuncia, glieli aveva restituiti. E qui è entrato in gioco il vicino di casa che, dopo aver accompagnato il malcapitato alle Poste con l’obiettivo di mettere al sicuro quei soldi, in realtà se li è fatti consegnare attraverso un assegno circolare. Come dire: il povero novantenne, senza rendersene conto, è passato dal gatto alla volpe.
La badante è difesa dall’avvocato Marco Femminella, mentre il vicino è assistito dall’avvocato Corradino Marinelli. Ora l’anziano è seguito da un amministratore di sostegno, l’avvocato Antonello D’Aloisio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli appartamenti, i magazzini e i campi sono stati ceduti dal pensionato agli indagati a un prezzo definito «vile», ovvero enormemente inferiore rispetto al loro reale valore. Ecco perché il giudice Luca De Ninis, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, ha disposto il sequestro degli immobili in questione e di 10.000 euro illecitamente incamerati dal ventinovenne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della compagnia di Chieti e dalle fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziaria.
L’inchiesta è partita dopo una denuncia presentata dal novantenne, che vive da solo, non ha parenti diretti ed è proprietario di numerose unità immobiliari. Secondo l’accusa, abusando delle condizioni psichiche dell’anziano e della sua debolezza, gli indagati lo hanno indotto a vendere alcune proprietà a cifre irrisorie. Più nel dettaglio, la badante ha acquistato ad appena 1.000 euro un appartamento composto da tre vani. Il vicino di casa del pensionato, invece, al prezzo di 15.000 euro, ha ricevuto un complesso costituito da un’abitazione su due livelli di 14 vani (più il terrazzo), magazzini per oltre 150 metri quadrati, un garage e due appezzamenti di terreno di quasi 1.400 metri quadrati. La compravendita è stata portata a termine davanti a un notaio di Chieti.
La psichiatra Dorotry Carlesi, nominata come consulente dal pubblico ministero, ha visitato il novantenne, accertando che questi si trova in uno stato di deficienza psichica tale da poter essere agevolmente raggirato. Il tecnico Andrea Giamberardino, anche lui interpellato dal pm, ha invece riferito che il prezzo minimo degli immobili della zona è di 300 euro al metro quadrato.
I 10.000 euro spariti dal conto del pensionato, in un primo momento, erano stati sottratti dalla badante. Poi quest’ultima, a seguito di una denuncia, glieli aveva restituiti. E qui è entrato in gioco il vicino di casa che, dopo aver accompagnato il malcapitato alle Poste con l’obiettivo di mettere al sicuro quei soldi, in realtà se li è fatti consegnare attraverso un assegno circolare. Come dire: il povero novantenne, senza rendersene conto, è passato dal gatto alla volpe.
La badante è difesa dall’avvocato Marco Femminella, mentre il vicino è assistito dall’avvocato Corradino Marinelli. Ora l’anziano è seguito da un amministratore di sostegno, l’avvocato Antonello D’Aloisio.
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