Rave party abusivo, 78 giovani denunciati a Tornareccio

Blitz dei carabinieri interrompe la festa nella zona rurale e boschiva di Monte Pallano

TORNARECCIO. Un blitz dei carabinieri ha interrotto, la notte scorsa, un rave party abusivo nella zona rurale e boschiva di Monte Pallano, a Tornareccio.

Oltre ai quattro organizzatori, in totale 78 persone sono state denunciate per invasione illegale di terreni.

Non è raro che in estate le zone più isolate e boschive del territorio regionale siano trasformate in una discoteca a cielo aperto.

Questa volta impianti hi-fi e musica a tutto volume hanno trasformato l’area di Monte Pallano, che custodisce anche tesori archeologici e storico-culturali.

Un’ottantina di giovani provenienti da diverse zone dell’Abruzzo si erano ritrovati per fare baldoria e tirare fino all’alba nell’area del comune di Tornareccio, a circa mille metri di altitudine.

Ma più di una segnalazione, forse proprio a causa della musica sparata ad alto volume, è arrivata al 112 per avvertire del raduno non autorizzato sull’altura sopra il paese.

Con un intervento congiunto delle caserme di Archi, Borrello, Castiglione Messer Marino e Schiavi D’Abruzzo, i carabinieri sono piombati nell’area interrompendo la manifestazione abusiva.

I militari hanno denunciato per omessa autorizzazione per feste da ballo i quattro organizzatori del rave party: un 33enne di Vasto, un 27enne domiciliato a Montesilvano, un 28enne dell’Aquila e un 23enne di Pineto, tutti noti alle forze dell’ordine per episodi analoghi.

Nel corso del controllo i militari hanno, inoltre, sorpreso con dieci grammi di hashish, sostanza suddivisa in dosi, un 24enne di Montesilvano, che è stato denunciato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Complessivamente i carabinieri hanno identificato 78 persone, che sono state tutte denunciate per il reato di invasione di terreni privati.

Nei giorni scorsi un analogo blitz era scattato per un rave party in un terreno privato tra Torino di Sangro e Casalbordino: anche in quella occasione erano scattate numerose denunce.

Stefania Sorge

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