Ricci e Di Primio i candidati

Pd e Pdl adesso al lavoro per il confronto con gli alleati.

CHIETI. E’ fatta, o quasi. Il 28 e il 29 marzo la sfida per lo scranno di primo cittadino riguarderà il sindaco Francesco Ricci e Umberto Di Primio, oltre ad alcuni comprimari. Le designazioni del Pd e del Pdl sono naturalmente propedeutiche a un accordo di coalizione. Già cominciate le trattative con gli alleati per varare scelte peraltro in ballo da molti mesi e che paiono le più naturali. Visto che c’era il Pdl ha annunciato, anche a nome di altri partiti del centrodestra, la scelta del candidato al Comune di Guardiagrele che sfiderà il sindaco del centrosinistra, Mario Palmerio: è il medico oculista Sandro Salvi, area An, lavoro all’ospedale di Ortona, studio privato a Guardiagrele, nonno da poco. Da stabilire i candidati sindaci per Guilmi e Palena sia per il centrosinistra che per il centrodestra.

Tornando a Chieti, Ricci, medico infettivologo che lavora all’ospedale di Chieti ed effettua missioni gratuite all’estero, viene proposto dal Partito democratico per la guida della città anche nel prossimo quinquennio sulla base di quanto fatto, e raramente ben propagandato, per rilanciare una città stanca, priva di slancio. Il confronto con gli alleati è già partito e prima di Natale è prevista l’investitura ufficiale della coalizione che punta decisamente ad ampliare la visibilità con liste civiche molto radicate. «Ribiadiamo fiducia e sostegno a Ricci», dice il senatore del Pd, Giovanni Legnini, «non ci sono mai stati dubbi. Ricci ha il nostro incondizionato sostegno e lavoreremo per candidarlo ufficialmente per l’intera coalizione». Che cosa manca per una scelta definitiva? «Stiamo lavorando per un’aggregazione quanto più ampia possibile», risponde Legnini, «per questo ci presentiamo con una proposta, per quanto proveniente da un partito importante come il nostro, e non con una scelta già confezionata.

Certo è che lavoriamo per vincere, perché riteniamo che questa ammistrazione abbia fatto molto di più, come si può vedere, delle tre o quattro di centrodestra che l’hanno preceduta. Investimenti, servizi e infrastrutture, opere realizzate, sono sotto gli occhi di tutti. Si poteva forse fare di più, ma i risultati ottenuti sono di portata innegabile». Il nome di Ricci non è mai stato messo realmente in discussione, al di là del dibattito sulla coalizione. «Il Pd non ha fatto nessun nome oltre a quello di Ricci», sottolinea Legnini.

Il sindaco chiede compattezza. «Non sono mai stato intransigente sulla mia candidatura, per ora avanzata dal Pd», osserva il sindaco, «ma se alla fine come spero sarò io il candidato sindaco dovrò avere il sostegno di tutti perché il centrosinistra deve tornare a vincere in questa città, infondendo l’ottimismo e la speranza che ha significato la mia figura nel 2005». Di Primio, avvocato, vice presidente del consiglio comunale per la minoranza, An, è stato designato dal coordinamento provinciale del Pdl, all’unanimità, accogliendo la proposta dei direttivi cittadini di Alleanza nazionale e Forza Italia e dei gruppi consiliari. «La candidatura», spiega Mauro Febbo, assessore regionale e coordinatore provinciale del Pdl, «ora verrà sottoposta al vaglio dell’intera coalizione di centrodestra», evidente l’obiettivo di ottenere l’appoggio dell’Udc con cui il Pdl governa il Provincia, «e dovrà ottenere il definitivo via libera, come da statuto per quel che concerne le città capoluogo, dal coordinamento regionale.

Di Primio è un candidato molto preparato sotto il profilo amministrativo oltre che con una lunga esperienza maturata da oltre 15 anni a questa parte nel consiglio e nella giunta comunale. La sua preparazione e la sua capacità saranno utili per fronteggiare la situazione di dissesto che si è determinata», è il parere di Febbo, «negli ultimi 5 anni in Comune».