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Ricorso al Consiglio di Stato per l’antenna alla Marina

FOSSACESIA. Il traliccio della telefonia Wind, da mercoledì sta facendo registrare una moltitudine di nasi all’insù: tutti rivolti verso il finto albero, alto 30 metri, con tanto di chiome arboree...

FOSSACESIA. Il traliccio della telefonia Wind, da mercoledì sta facendo registrare una moltitudine di nasi all’insù: tutti rivolti verso il finto albero, alto 30 metri, con tanto di chiome arboree e rami. Sull’abete camuffato verranno messe 6 antenne direzionali. L’albero è visibile dalla statale 524 che porta alla Marina. Sul caso antenna sono scesi in piazza i residenti del lido, che hanno costituito un comitato cittadino insieme a Miral: tutti uniti per bloccare i lavori.

«Abbiamo assistito attoniti all’innalzamento del finto albero che si staglia mostruosamente sopra il costone», fanno sapere dal comitato, «ci chiediamo come sia possibile permettere una tale deturpazione del paesaggio in un contesto peculiare, sotto l’abbazia di San Giovanni in Venere e in zona candidata a diventare parco. Ancor più grave, la stazione radio base è a ridosso di case abitate tutto l’anno, di un hotel e della scuola dell’infanzia. L’area, inoltre, iè interessat a dissesto idrogeologico: già le prime piogge dei giorni scorsi giorni hanno ricominciato a causare smottamenti di terra proprio sotto l’antenna».

Intanto la giunta comunale ha dato mandato all’ufficio legale di presentare appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tae che ha consentito alla Wind di riprendere l’attività di realizzazione di una stazione radio base sul terreno di un privato.

«Riteniamo che ci siano ancora delle criticità da approfondire nelle autorizzazioni che rilasciate alla Wind per l’installazione dell’antenna. Era opportuno che questi approfondimenti e valutazioni fossero fatti in precedenza, durante l’istruttoria della pratica», dichiara l’assessore all’ambiente Raffaele Di Nardo. «In ogni caso percorreremo ogni strada utile per approfondire gli aspetti urbanistici e sanitari e per scongiurare l’installazione della stazione radio base».

Linda Caravaggio

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