Ricorso sull’antenna Dal Tar via libera a Ericsson e cittadini

VASTO. Il Tar accetta la costituzione in giudizio del Comitato cittadino, concede la sospensiva alla Ericsson e rinvia la decisione nel merito al 20 novembre. Sono i tre passaggi che hanno...

VASTO. Il Tar accetta la costituzione in giudizio del Comitato cittadino, concede la sospensiva alla Ericsson e rinvia la decisione nel merito al 20 novembre. Sono i tre passaggi che hanno caratterizzato la prima udienza del contenzioso avviato dalla società telefonica contro la revoca dell’autorizzazione rilasciata dal Suap, lo sportello unico delle attività produttive, per l’installazione dell’antenna sul torrino del parcheggio multipiano di via Foscolo.

La battaglia dei residenti e degli operatori del centro storico si è trasferita al tribunale amministrativo regionale di Pescara che ha accolto la richiesta del Comitato, ritenendola fondata e motivata in quanto il sodalizio animato da Ivo Menna, essendo portatore di interessi diffusi può partecipare attivamente nel giudizio. Si è costituito anche il Comune con l’avvocato Nicolino Zaccaria. L’ente, attraverso l’ufficio urbanistico, aveva emesso tre ordinanze di sospensione lavori e contestuale rimozione, mai rispettate per poi richiedere l’annullamento del provvedimento conclusivo del Suap, sulla scorta di una relazione tecnica firmata dal responsabile del procedimento, Gisella La Palombara e dal dirigente del settore, Pasquale D’Ermilio.

L’accoglimento della richiesta di sospensiva non ha sorpreso più di tanto i legali del Comitato. «L’antenna è già stata installata, in casi del genere l’orientamento del Tar è sempre quello di concedere la sospensiva, l’importante ora è la decisione di merito», commenta l’avvocato Giuseppe Gileno che insieme ai colleghi Vittorio Russo e Pierpaolo Di Marco tutela gli interessi dei cittadini.

Fra sei mesi si conoscerà il verdetto dei giudici amministrativi. Nel frattempo il Comitato non demorde. «La battaglia continua», ripete Menna, che insieme ad altri componenti del sodalizio ha organizzato una raccolta di fondi per pagare le spese legali. «In questa vicenda vogliamo essere protagonisti attivi per far valere le ragioni di difesa pubblica e di tutela della salute», continua l’ambientalista, «è però indispensabile raccogliere contributi volontari per le spese giudiziarie». (a.b.)

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