Rinchiudeva i figli al buio e li derideva, poi le botte con le cinte: 43enne va a processo

Vasto. L’uomo è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale. I fatti risalgono a poco più di due anni fa
VASTO. È accusato di abusi, corruzione di minorenne e maltrattamenti in famiglia nei confronti dei figli minori un uomo di 43 anni che oggi è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale.
I fatti risalgono a poco più di due anni fa, quando l'uomo avrebbe abusato dei quattro figli che, oggi, hanno 11, 13 e 16 anni mentre la più piccola ne deve compiere appena 5. Il 43enne, secondo l'accusa, avrebbe costretto i figli a eseguire i propri ordini offendendone il decoro e la dignità, ponendoli in uno stato di grave sofferenza morale, fisica e psichica. Li avrebbe anche picchiati più volte con schiaffi, cinture e scarpe di cuoio, rinchiudendoli per diverso tempo in stanze al buio. In un caso, ha ricostruito l'accusa, gli ha lanciato contro pezzi di carbone, deridendoli e dicendo loro che si trattava di doni della befana. I magistrati, inoltre, hanno accertato violenze economiche da parte dell'uomo che negava sostegno economico ai figli anche per le spese quotidiane.
L'orrore venne alla luce dopo che i quattro minori, in seguito a un intervento dei servizi sociali, furono collocati in una comunità, e lì una delle bambine raccontò i fatti poi confermati nel corso dell'inchiesta aperta dalla Procura. L'imputato è difeso dall'avvocato Domenico Manzi. L'avvocato Manuela D'Arcangelo, incaricata dal tutore dei quattro minori, ha depositato costituzione di parte civile: la richiesta di risarcimento dei danni è di 200.000 euro per ognuna delle vittime.
Il processo è stato fissato per il prossimo 16 dicembre.