Rubinetti a secco, sindaco contro Aca

Di Primio assicura: non permetterò che l’acqua venga dirottata in altre zone della provincia

CHIETI. Acqua ancora a singhiozzo dai rubinetti della città e non solo nella zona dello scalo dove da anni il problema non riesce a trovare una soluzione.

Ieri mattina era prevista la sospensione della erogazione idrica in via Casalbordino , nella parte bassa della città, ma problemi con l’acqua, non si è capito perché, si sono registrati anche sul colle. Specie nei quartieri del centro storico.

Disagi che hanno sollevato più di una protesta girata a Palazzo d’Achille. A raccogliere le lamentele il sindaco Umberto Di Primio che chiarisce la posizione della sua amministrazione nei confronti del problema idrico.

«Sono costretto a denunciare una minore erogazione di acqua fornita dall'Aca alla nostra città che sta mettendo in seria difficoltà il nostro Ufficio acquedotto, ma soprattutto i cittadini » tiene a precisare.

«Questi ultimi perché costretti a non poter utilizzare l'acqua a casa, gli addetti comunali perché costretti a rincorrere le continue segnalazioni che vengono dai cittadini per la mancanza di erogazione idrica. Alla soglia dell'estate non accetterò che l'Aca, magari per rifornire altre zone, immetta minore quantità d'acqua sulla nostra rete idrica» assicura «il prossimo 21 giugno l'asessore Mario Colantonio, insieme ai tecnici comunali, effettuerà un ultimo sopralluogo al nuovo serbatoio di Via Madonna delle Vittorie che contiamo di mettere in funzione già nel corso del mese di luglio se i collaudi andranno bene.Questa nuova opera, insieme alla sistemazione della rete idrica cittadina ed al completamento e all'adeguamento di alcune tratte, darà una prima risposta alla ormai cronica carenza di acqua, anzi, assenza di erogazione d'acqua, soprattutto a Chieti Scalo. Ovviamente tutto questo sarà inutile se l'Aca non provvederà ad erogare il quantitativo d'acqua necessario per la nostra città».

Il problema della scarsa erogazione dell’acqua in città è piuttosto annoso.

Negli anni in cui amministrò il centrosinistra con il sindaco Ricci , l’opposizione di centrodestra per sottolineare il problema distribuì bottiglie che avevano per etichetta il volto del sindaco. Solo ora, sembra si siano resi conto che la responsabilità del disservizio non dipenda dal primo cittadino, ma dall’Aca.

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