Salasso da 600mila euro Aumentano le imposte?

Il Comune debitore verso lo Stato per errori di calcolo nel passaggio da Ici a Imu Lapenna: «Normale verifica». Desiati e D’Alessandro: «Diteci che cosa è successo»

VASTO. Alcuni Comuni, è il caso di Lanciano, avranno indietro i soldi versati in più, altri dovranno invece restituirli. Uno di questi è Vasto debitore, nei confronti dello Stato, di 600mila euro per errori di calcolo nel passaggio dall’Ici alla nuova imposta sulla casa. Si profila un’ulteriore tassazione a carico dei cittadini che proprio in questi giorni hanno ricevuto i modelli F24 per il pagamento della Tari (tassa sui rifiuti)? La preoccupazione regna sovrana dopo la comunicazione del ministero dell’Economia e delle Finanze, al punto da spingere le minoranze consiliari a chiedere lumi al sindaco Luciano Lapenna.

Davide D’Alessandro (indipendente) e Massimo Desiati (Progetto per Vasto), hanno protocollato ieri mattina, non appena si è diffusa la notizia, una richiesta di informazioni. Chiedono «quali sono le cause che hanno determinato la vicenda». Se per il Comune, dove non mostrano alcuna sorpresa per la somma che dovranno restituire, si tratta di «una normale verifica contabile», per l’opposizione è l’ennesimo spunto per fare le pulci all’amministrazione. «La nostra grande preoccupazione è che a farne le spese saranno ancora una volta i vastesi già sottoposti ad una tassazione consistente», rimarca D’Alessandro, «dal sindaco vogliamo quindi sapere a chi vanno addebitate tali responsabilità e, soprattutto, come intende risolvere il problema. Il salasso in arrivo, fra l’altro, si accavalla al bilancio consuntivo che verrà approvato domani in consiglio comunale e al bilancio di previsione che, colpevolmente, ancora latita», rincara la dose il consigliere, «insomma, viene proprio da chiedersi se il Comune è ancora in grado di andare avanti con l’esercizio provvisorio a fronte di una stagione estiva alle porte e di altri impegni che devono essere onorati. Mi riferisco in particolare agli operatori dei servizi sociali, i quali non prendono lo stipendio da diversi mesi».

Per le minoranze l’occasione è altresì propizia per sferrare un duro attacco all’amministrazione comunale. «Lapenna durante la conferenza stampa di fine anno si disse rammaricato di non poter approvare il bilancio di previsione addebitando le colpe alla mancanza di modulistica», ricorda D’Alessandro, «dopo sei mesi ritengo che quella giustificazione sia diventata alquanto ridicola. Pertanto chiedo alla maggioranza di approvare presto il documento contabile».

Anna Bontempo

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