Salva banche, blitz della finanza nella filiale Carichieti di Vasto

Prelevati documenti di tre clienti rimasti a secco. La procura vastese è la prima ad entrare in azione per la presunta truffa delle obbligazioni subordinate

VASTO. Obbligazioni subordinate Carichieti. La guardia di finanza acquisisce i documenti sulla presunta truffa ai danni di tre risparmiatori del Vastese. L'indagine che mira ad individuare il responsabile che ha tratto in errore i clienti, sarà lunga e meticolosa. Gli investigatori analizzeranno attentamente la documentazione.

La Procura vastese è la prima a chiedere l'intervento della guardia di finanza. Soddisfatti gli avvocati Arnaldo Tascione e Giovanni Cerella, legali delle presunte vittime, una vedova che dopo la morte per incidente del marito ha investito nei bond il rimborso dell'assicurazione (200mila euro), una pensionata di Vasto che ha scoperto di avere perso 500mila euro e un imprenditore vastese seriamente ammalato che ha perso 250mila euro con cui avrebbe dovuto curarsi. Tutti e tre hanno presentato un esposto in Procura. Tutti e tre sono disperati.

Come loro altri 728 clienti Carichieti che hanno scoperto di essere rimasti senza risparmi per colpa delle obbligazioni subordinate, capitale di rischio azzerato con la fine della vecchia banca. «Il punto è proprio questo. Nessuno ha palesato il rischio», rimarca Tascione, «E' evidente l'induzione all’errore».

Sulla vicenda anche le Procure di Chieti e Pescara hanno aperto inchieste. Tutte le inchieste peraltro potrebbero essere riunite a Chieti, sede legale dell'istituto di credito. «La truffa alla mia cliente è avvenuta a Vasto ed è qui che deve avere giustizia», dice però l’avvocato Cerella. A Vasto della delicata vicenda si occupa il procuratore capo Giampiero Di Florio. La vedova, l'insegnante in pensione e l'imprenditore vastese hanno visto andare in fumo, sia gli interessi che il capitale. La guardia di finanza attraverso i documenti verificherà chi, sfruttando la fiducia dei clienti ha fatto perdere loro tutto quello che avevano. «Le vittime hanno subìto un gravissimo trauma psicologico. Combatterò affinchè chi le ha truffate paghi», afferma ancora Cerella che ha richiesto la consulenza del professore Vecchione di Campobasso per dimostrare il danno psicologico patito dalla sua cliente.