bullismo

San Salvo, 15enne aggredito in piazza: individuati i responsabili 

Il ragazzo è stato ricoverato, ascoltate le testimonianze. La sindaca Magnacca: «Una violenza che nessuno può giustificare»

SAN SALVO. Preoccupazione e sdegno in città dopo l’aggressione di sabato sera ad un 15enne di Montalfano da parte di tre coetanei. A preoccupare di più è lo stato di salute della vittima. Il ragazzo, buttato per terra e colpito con calci e pugni, ha riportato un trauma facciale e cranico e un trauma toracico. Ieri mattina è stato ricoverato al San Pio per problemi respiratori che i medici non escludono possano essere conseguenza dei colpi ricevuti al torace. La famiglia del 15enne tramite il proprio legale, l'avvocato Mauro Arnone, ha annunciato una querela per i tre aggressori.
La polizia municipale ha ricostruito l’attacco. Il 15enne era appena uscito da un locale in cui aveva festeggiato il conseguimento della patente per guidare un Apecar. I tre bulli si sono avvicinati e dopo averlo deriso lo hanno fatto cadere. Non contenti hanno iniziato a picchiarlo con calci e pugni davanti a decine di adolescenti terrorizzati. A chiamare i soccorsi è stato il fratello minore della vittima.
Ieri la sindaca di San Salvo, Tiziana Magnacca, è intervenuta sulla vicenda con una nota in cui ha denunciato la gravità dell’episodio. «Gli aggressori in nessun caso possono essere giustificati, vista l’assenza di ogni remora morale ed educativa all’uso della violenza. Il loro gesto non può restare impunito», afferma la Magnacca, auspicando che l’accaduto possa essere l’occasione utile per riflettere sul modello di vita a cui sempre più spesso i ragazzi aderiscono. «I giovani hanno modelli educativi di riferimento sbagliati» ha evidenziato l'assessore alle politiche sociali, Oliviero Faienza, esortando le famiglie e le istituzioni a non abbassare la guardia.
I responsabili dell'aggressione sono stati identificati e ieri la polizia municipale ha raccolto le testimonianze di diversi adolescenti che hanno assistito all’aggressione. Gli agenti stanno eseguendo verifiche anche nell'ambiente familiare nel quale vivono. Il Comune ricorda ai giovani in difficoltà che all'interno delle scuole è operativo “Think Family”, lo sportello d'ascolto per il disagio familiare.
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