Gli archeologi al lavoro negli scavi di piazza San Giustino

CHIETI

Scavi in piazza San Giustino, trovata un’antica tomba

Vi è sepolta una donna, sicuramente molto ricca. La scoperta durante un cantiere: è di età ellenistica (quarto-terzo secondo avanti Cristo). La Soprintendenza avvia gli studi

CHIETI. Una ricchissima sepoltura di epoca ellenistica, risalente al quarto-terzo secondo avanti Cristo, riaffiora dagli scavi di piazza San Giustino. L’antichissima tomba testimonia l’importanza storica del capoluogo teatino in epoca ellenistica. Vi è sepolta una donna, sicuramente molto ricca. La Teate del quarto secolo avanti Cristo ha ancora pochi elementi documentati, "ma quelli recenti già suggeriscono una realtà ricca", dicono gli esperti della Soprintendenza, "con una società e un’economia basate su contatti con altri ambiti e conseguenti importazioni, ricettiva ad apporti esterni, già preminente nel contesto territoriale marrucino. Ricominciare l’anno e gli studi con il ricordo di una donna ricca e rispettata ci sembra di buon auspicio per le ricerche e per l’intera storia teatina".

Inusuale per la forma, quasi quadrangolare, definita nel perimetro da lastre e blocchetti di arenaria, la struttura funeraria risulta doppia nell’estensione rispetto alle normali sepolture e questo fa pensare che la tomba appartenga a una persona di rango. Agli occhi degli archeologi della Soprintendenza, la sepoltura appare "finora unica nel contenuto: una donna piuttosto minuta nelle proporzioni, ma robusta nell’ossatura, è accompagnata nel viaggio ultraterreno da un ricchissimo corredo di vasi bronzei e ceramici, questi ultimi di importazione; il suo abbigliamento e il suo corpo erano decorati da fibule, da elementi di bronzo, da vaghi in pasta vitrea e da amuleti. L’inumazione, singola e supina, occupa il lato meridionale della fossa ed è rivolta ad ovest, mentre nella metà settentrionale, a destra dell’inumata, sono stati sistemati e deposti gli oggetti del ricco corredo".

Dopo la splendida testina di Venere di epoca romana, le ricerche archeologiche che si stanno svolgendo nell’ambito del progetto di riqualificazione della piazza continuano a sorprendere. Tagliata nel banco geologico argilloso, la tomba si presenta ora a pochi centimetri dalla superficie a causa degli sbancamenti che hanno interessato in passato Colle Gallo.

Terminato lo scavo, solo lo studio dei materiali, le analisi antropologiche e quelle condotte sul contenuto dei diversi vasi, le indagini sull’intero contesto tombale e sui processi post-deposizionali di alterazione dello stato iniziale, oltre a quelle topografiche potranno chiarire la struttura della necropoli che occupava questa parte del colle.