Scontro sugli interinali da salvare

Il Pd: vanno utilizzati per pulire le strade, la Provincia: non abbiamo soldi

CHIETI. Utilizzare gli interinali a rotazione per lo sfalcio dell'erba e per la manutenzione stradale evitando di affidare a terzi il servizio come, invece, ha scelto di fare la Provincia. È la proposta girata alla Provincia dai gruppi di minoranza che ieri hanno tenuto un'assemblea pubblica sul problema interinali e pulizia delle strade provinciali. Ma l'Ente replica: non ci sono soldi. La riunione, a cui hanno preso parte anche una trentina di lavoratori interinali rimasti da oltre un anno senza lavoro al pari di un'altra novantina di colleghi, si è tenuta nel polo tecnico della Provincia. A fare gli onori di casa Camillo D'Amico, capogruppo provinciale del Pd, l'ex presidente Tommaso Coletti, Angelo Radica (Pd) e il capogruppo dell'Idv Eliana Menna. Durante il dibattito è intervenuto il senatore del Pd Giovanni Legnini e hanno detto la loro anche alcuni sindaci dei Comuni teatini dove, a quanto pare, la manutenzione delle strade «è a dir poco scadente». Nell'occhio del ciclone è finita, in particolare, la variazione di bilancio a firma della giunta Di Giuseppantonio datata 22 giugno. «Sono stati stanziati circa 300mila euro per eseguire il taglio dell'erba sul territorio provinciale. Peccato» attacca D'Amico «che il servizio sia partito in ritardo, sia privo di programmazione e vada avanti solo a macchia di leopardo privilegiando, per lo più, i Comuni retti dal centrodestra. Negli altri le strade sono quasi impraticabili». Non basta. La maggioranza, secondo il Pd, ha ignorato i suggerimenti avanzati dall'opposizione sottoforma di un ordine del giorno. «Avevamo chiesto di affidare il servizio delle manutenzioni stradali, piano neve compreso, alla società pubblica Ops facendo scattare già da questa estate» ricorda D'Amico «una sperimentazione utilizzando i circa 120 interinali della Provincia. Purtroppo si è deciso di esternalizzare il servizio che, dati alla mano, è costato il doppio». In più, sostiene la minoranza, gli interinali sono rimasti senza lavoro e per molti di loro sono in scadenza anche i sussidi statali. L'ex presidente aggiunge: «Basta con le bugie sui debiti. La Provincia per il taglio dell'erba ha comunque previsto delle somme che potevano essere impegnate richiamando al lavoro una sessantina di interinali. Non regge» dice Coletti «neppure la storia dell'ente strutturalmente deficitario. Il ministero ha avallato l'assunzione del personale impiegato nello staff del presidente e poteva fare lo stesso per gli operai». Il senatore Legnini rincara: «È ora di finirla con l'epurazione dei lavoratori. Non si era mai assistito ad un degrado del genere e la situazione finanziaria della Provincia è legata a doppio filo ai tagli del governo centrale». I Comuni teatini pedemontani, con a capo Roccamontepiano e Rapino, hanno annunciato un'azione di protesta. I lavoratori, intanto, restano a casa in attesa di buone nuove dai politici.

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