Scoppia al confine la guerra delle vongolare

Scambio di accuse tra le marinerie sugli sconfinamenti: Capitaneria in allerta

VASTO. Scoppia al largo del Trigno, al confine tra Abruzzo e Molise, la “guerra delle vongolare”. Il Consorzio per la gestione dei molluschi bivalvi del compartimento marittimo di Termoli (Co.Ge.Vo) denuncia sconfinamenti di vongolare appartenenti alla marineria abruzzese nelle acque da pesca molisane. In particolare le invasioni sono state scoperte nel tratto a nord del litorale termolese. La stessa lamentela arriva, però, dal Compartimento frentano. Per prevenire i continui “sconfinamenti” in mare (da una parte e dall’altra) la capitaneria di porto di Termoli, diretta dal comandante Luca Sancilio ed il Circomare di Vasto, comandato dal tenente di vascello Ivan Savarese, hanno avviato servizi di pattugliamento mirati e di controllo dei natanti.

Le vongolare del Compartimento frentano, che va da Francavilla a San Salvo, sono 21. Ogni giorno escono in mare dalle 5 alle 13. «Nella stessa ora sia noi, sia i carabinieri, avviamo i controlli», assicura il comandante Savarese. A bordo vengono verificate l’attrezzatura - i rastrelli utilizzati per la pesca dei molluschi - le autorizzazioni sanitarie e l’osservanza del limite di pesca che è di 420 chilogrammi (42 sacchi). «E le verifiche riguardano anche gli sconfinamenti», afferma Savarese, «in genere la marineria vastese è rispettosa dei “cugini” termolesi e viceversa, accade però che qualche vongolara ortonese o di Francavilla vadano oltre il limite consentito che è il fosso Formale Molino a San Salvo e finisca nelle acque di Montenero di Bisaccia e Petacciato».

«Ma succede anche il contrario», replicano le marinerie abruzzesi. Il consorzio termolese è tuttavia preoccupato per l’impoverimento dei fondali. La marineria molisana da novembre 2006 a marzo 2007 si era fermata per permettere il ripopolamento ittico delle vongole. «Le altre marinerie non l’hanno fatto e vengono da noi a ripulire i fondali», protestano gli armatori termolesi. Il comandante della capitaneria di Termoli annuncia severi controlli per arginare il fenomeno. «A Vasto faremo altrettanto», assicura il suo collega Ivan Savarese. E i controlli non saranno limitati all’osservanza dei confini ma anche al rispetto delle leggi sanitarie e ambientali.