Sequestro di persona, a giudizio il superiore dei Camilliani

Padre Renato Salvatore, originario di Ripa Teatina, è accusato insieme a due finanzieri e al faccendiere Oliverio del sequestro di due sacerdoti

BUCCHIANICO. Si chiude con il rinvio a giudizio di padre Renato Salvatore e dei suoi presunti complici l’inchiesta sulla gestione dell’ordine dei Camilliani. Il superiore generale dell’ordine, originario di Ripa Teatina, sarà sottoposto a rito immediato il prossimo 2 luglio. Il religioso abruzzese, 58 anni, è stato arrestato lo scorso 5 novembre per concorso in sequestro di persona. Inscenando un finto controllo di polizia giudiziaria, avrebbe fatto sequestrare due sacerdoti per impedirli di partecipare all'elezione del superiore generale. Insieme a lui comparirà in aula il faccendiere Paolo Oliverio, che avrebbe organizzato materialmente il sequestro, e due marescialli della guardia di Finanza Alessandro Di Marco e Mario Norgini che si erano messi a disposizione per organizzare il finto sequestro di don Rosario Messina e Antonio Puca.

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