Sicurezza, arrivano quattro pattuglie in più sul territorio 

Atessa. Il prefetto ordina l’«adozione immediata di misure» È la risposta all’allarme del sindaco sugli episodi di criminalità 

ATESSA . «Immediata adozione di misure operative da parte dei militari della Compagnia di Atessa consistenti nell’incremento dei servizi esterni e di controllo straordinario del territorio»: è la risposta del prefetto Giacomo Barbato alle richieste del sindaco Giulio Borrelli riguardo alla sicurezza del territorio. Decisione subito resa operativa: il comando provinciale dei carabinieri ha messo a disposizione della Compagnia di Atessa, guidata dal capitano Alfonso Venturi, ulteriori quattro pattuglie autoradio. Tutte decisioni che seguono la riunione del coordinamento delle forze di polizia al quale ha partecipato lo stesso Venturi.
È stato Borrelli a richiedere al prefetto la convocazione del coordinamento dopo «il ripetersi di alcuni episodi di criminalità, accaduti di recente, come i bancomat fatti esplodere a Bomba e Paglieta, centri ricadenti nella giurisdizione dei carabinieri di Atessa e alcuni furti nelle abitazioni del centro e delle contrade». Tutte situazioni, precisa il sindaco, che influiscono negativamente sul senso di sicurezza percepita.
Borrelli e il capitano Venturi, nei giorni scorsi hanno partecipato a una riunione popolare, al ristorante Sicomoro, durante la quale sono state affrontate questioni generali e pratiche. La collaborazione tra gli enti, porta solo benefici. Per chiudere il cerchio, come ha ricordato il capitano Venturi al Sicomoro, «c’è bisogno che tutti facciano la propria parte, chiamando e segnalando ogni cosa o situazione sospetta». L’amministrazione comunale, da parte sua, oltre a investire sull’ampliamento della caserma dei carabinieri con la creazione di nuove camere, cosa che ha permesso un aumento dell’organico, ha promesso un aumento delle telecamere, sia in centro che a valle. Per quanto riguarda invece l’eventuale istituzione di un commissariato di polizia nella Val di Sangro (Borrelli precisa nella lettera al prefetto: «Avanzata dal consigliere comunale Carmine Fioriti») tutto è demandato al questore di Chieti che «si è riservato», dice il prefetto, «di approfondire se sussistano al riguardo i requisiti previsti dalla vigente normativa».
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