Sit-in a Guardiagrele per il pronto soccorso a rischio chiusura

GUARDIAGRELE. «Salviamo il pronto soccorso dell’ospedale di Guardiagrele». È l'appello con il quale l'associazione Salute è Diritto, invita i cittadini guardiesi e dei comuni vicini a partecipare...

GUARDIAGRELE. «Salviamo il pronto soccorso dell’ospedale di Guardiagrele». È l'appello con il quale l'associazione Salute è Diritto, invita i cittadini guardiesi e dei comuni vicini a partecipare domani mattina, alle ore 10.30, sul piazzale del presidio sanitario Santissima Immacolata, alla manifestazione in difesa del “Punto di primo intervento”. La manifestazione, alla quale sono stati invitati a partecipare anche il sindaco Donatello Di Prinzio, i sindaci dei Comuni del comprensorio, l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e il capogruppo regionale di Forza Italia Mauro Febbo, servirà per evidenziare le gravi carenze di personale medico che si registrano al Punto di primo intervento, rimasto attualmente con due sole unità di personale medico in pianta stabile, dopo il pensionamento dell'ultimo medico nello scorso mese di ottobre.
«In questa situazione», sottolinea Salute è Diritto, «per evitare che possano rimanere scoperti dei turni e che il poco personale in servizio sia costretto a svolgere turni massacranti, è assolutamente necessario che si proceda con urgenza all’assunzione di un nuovo medico». Negli intenti del sodalizio guardiese, con l'iniziativa di domani si vuole quindi principalmente trovare un’idonea soluzione in grado di garantire in futuro, in maniera sicura e tranquilla, l'attività del servizio di primo intervento. «È inutile ricordare», sottolinea l' associazione, «quanto sia importante avere un simile servizio in un’area con una popolazione di circa 40.000 residenti, sparsi per lo più in un territorio montano e disagiato, soggetto soprattutto nei mesi invernali, a lunghi periodi di freddo e neve che rendono difficoltosi gli spostamenti». Nelle scorse settimane il gruppo consiliare di minoranza “Guardiagrele il bene in comune”, aveva segnalato come il Punto di primo intervento si trovasse a lavorare con un medico in meno.