Il luogo della sparatoria

LANCIANO

Sparatoria tra albanesi, chiesto un milione e mezzo di danni

Processo fissato all'11 luglio. Il principale imputato ha parlato di un colpo di pistola partito accidentalmente mentre correva con un'arma trovata sul posto

LANCIANO. Rito abbreviato il prossimo 11 luglio per i quattro imputati arrestati e accusati di tentato omicidio a seguito della sparatoria tra due gruppi di albanesi residenti a Lanciano e nei comuni limitrofi avvenuto il 18 aprile 2021, nella zona industriale Follani.

Due i feriti, tra cui uno grave, rimasto semiparalizzato per il proiettile che lo ha colpito alle vertebre della schiena: il più grave Oltjon Kurti, 30 anni, colpito alle spalle mentre scappava, ha chiesto un risarcimento danni per un milione e mezzo di euro. Oggi era presente in sedia a rotelle dinanzi al giudice dell'udienza prelimiare Giovanni Nappi per l'udienza preliminare.

Non ancora quantificati i danni per il secondo ferito Enea Shermadhi, 24 anni, colpito con un bastone alla testa. Accusati di concorso in tentato omicidio, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi sono lo sparatore Altin Pojana, 40 anni, di Fossacesia, Behar Gjoka e Florence Kurti, di 26 anni, entrambi residenti a Selva di Altino, e Amarildo Ferko, 24 anni, di Altino.

In udienza interrogato Pojana, principale imputato, che si è giustificato asserendo che il colpo è partito accidentalmente mentre correva. Sul posto, con gli amici, era andato per discutere. Non era armato e la pistola è stata trovata lì, come il pezzo di legno raccolto da terra con cui è stato colpito alla testa il secondo ferito.

Dichiarazione spontanea invece da parte di Florence Kurti che ha detto che erano andati sul posto per chiarire la prima lite e che non si sarebbe aspettato che andava a finire in quel modo. Pojana e Kurti hanno chiesto scusa a Oltion Kurti finito sulla sedia a rotelle.