Sparito 84enne dalla casa di riposo E del francese non ci sono tracce

Benito Cattafesta, di Tornareccio, si è allontanato ieri, intorno alle 6.30, da “Villa Novecento” di Lanciano Associazione Penelope e oltre 20 volontari in campo ad Atessa per il 67enne scomparso da quattro mesi
LANCIANO. Un’altra sparizione di una persona nel territorio frentano. Sono in corso da ieri a Lanciano e nel comprensorio le ricerche di un 84enne che ieri mattina si è allontanato dalla residenza anziani “Villa Novecento”, in via Per Treglio. Si tratta di Benito Cattafesta, originario di Tornareccio. Dopo aver fatto perdere le sue tracce tra le ore 6.30 e le 7, il pensionato è stato avvistato intorno alle 9 in località Sant’Onofrio, in direzione fondovalle. Le ricerche sono state estese da quest’area fino a Tornareccio, poiché una delle ipotesi è che potrebbe essersi diretto verso casa. Finora, però, l’esito è stato negativo. Indossa una tuta abbinata con un pantalone blu scuro/nero e parte superiore di colore grigio/blu scuro/nero. È alto 1,68 metri, peso 70 kg, occhi castani, capelli corti brizzolati, di corporatura media. Con sé presumibilmente porta un mazzo di chiavi. Nelle ricerche sono impegnati i carabinieri e forestali della compagnia di Lanciano, vigili del fuoco, unità cinofile e Protezione civile.
Sempre ieri sono andate a vuoto le ricerche del francese Philippe Pomone, il 67enne scomparso dalla fine di maggio da Atessa. Una squadra di una ventina volontari coordinati dall’Associazione Penelope, è scesa in campo dalle 9, partendo dall’abitazione di contrada Pili che l’uomo, commerciante di strumenti musicali, aveva acquistato lo scorso 13 gennaio. Dalle campagne vicino casa, le ricerche - complicate però dalla pioggia - si sono indirizzate verso Casalbordino, attraverso i luoghi che l’uomo solitamente frequentava. Alla battuta hanno partecipato i volontari della Protezione civile Ana di Atessa, Protezione civile Madonna dell’Assunta di Casalbordino, Protezione civile Val Pescara e Aeop di Lanciano. «Divisi in quattro squadre», spiega Alessia Natali, presidente di Penelope Abruzzo, «siamo partiti da casa di Pomone in direzione laghi dell’Osento e verso la vecchia fornace dismessa, un percorso che quest’uomo faceva a piedi o in bicicletta, per una ricerca visiva del territorio anche con ausilio di un drone: le riprese dall’alto registrate le controlleremo bene. Abbiamo trovato un telefonino che porteremo ai carabinieri. In tutto abbiamo percorso una decina di chilometri. Con l’ausilio di una corda ci siamo calati anche in una zona impervia per via di un giubbotto trovato ma niente di che. Nei prossimi giorni presenteremo una relazione sulle ricerche al legale della nostra associazione, l’avvocato Daica Rometta del foro di Perugia, in modo da presentare alla Procura di Lanciano le richieste che chiederemo di esaudire».
Della sparizione di Pomone si è occupata anche l’ultima puntata della trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”, in cui la figlia del 67enne, che vive in Canada, ha rivolto un appello per avere aiuti sul ritrovamento del papà.