Sulle strade del Giro soltanto toppe di asfalto

Tappa San Salvo-Pescara, nessuna soluzione sui fondi dopo il vertice in Provincia Di Giuseppantonio annuncia iniziative di protesta contro la Regione

LANCIANO. «Non escludo come presidente della Provincia di Chieti e dell'’Unione delle Province d’Abruzzo qualche iniziativa di protesta occasione del passaggio del Giro d’Italia che renda evidente la situazione drammatica delle strade del nostro territotio». A conclusione dell’incontro che si è svolto in Provincia, non usa il politichese il presidente Enrico Di Giuseppantonio per evidenziare il deprecabile stato delle strade che saranno attraversate dalla settima tappa San Salvo-Pescara del Giro d'Italia in programma il 10 maggio.

Il dito è puntato contro la Regione perché con i soldi in cassa alla Provincia al massimo si metterà qualche sacchetto di asfalto dove più serve. Gli interventi dovrebbero essere altri perché, la carovana del Giro dovrà attraversare strade caratterizzate, secondo una relazione tecnica della Provincia da “Pavimentazioni vecchie e usurate, dissesti e sfondamenti della sovrastruttura che, in diversi tratti a causa del cattivo stato di manutenzione, potrebbero rappresentare un grave pericolo per l’incolumità dei partecipanti”.

Sarebbero necessari 3 milioni di euro che la Provincia non ha. Nei giorni scorsi gli amministratori dell’ente hanno chiesto invano un incontro con i colleghi della Regione per cercare una soluzione. «Oltre ai mancati trasferimenti della Regione in quattro anni abbiamo avuto 13 milioni in meno dallo Stato, cosa che ci ha svuotato il bilancio», afferma Di Giuseppantonio che aggiunge: «Le condizioni sono drammatiche e non possiamo nasconderle. Apprezziamo gli sforzi dell’organizzatore Maurizio Fornichetti e ci dispiace per il Giro perché è una manifestazione ricca di storia e importanza, ma in queste condizioni più che mettere qualche sacchetto di asfalto “a freddo” sulle buche, non possiamo fare».

Nei giorni scorso Antonio Tavani, vicepresidente della Provincia e assessore alla viabilità, non ha lesinato, sulle pagine del Centro, per quanto riguarda la querelle strade, dure critiche alla Regione accusandola tra l’altro di essere latitante. «Esterno la solidarietà politica e personale al vicepresidente Tavani», afferma Camillo D’Amico, capogruppo Pd in Provincia, «per le figuracce che il governo regionale gli sta facendo rimediare, per l’incertezza che regna sulla possibilità che la tappa si svolga regolarmente, ma è alla sua coalizione di governo che deve chiedere conto e giustificazioni».

Matteo Del Nobile

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