Tagliati settanta maestri

Le strutture dei piccoli comuni rischiano di chiudere

CHIETI. L'Ufficio scolastico regionale taglia settanta insegnanti nelle scuole primarie di Chieti e provincia a decorrere dalla nuova stagione scolastica 2011-2012. La Cisl scuola, attraverso il segretario provinciale Davide Desiati, lancia l'allarme rosso, sostenendo che la Provincia di Chieti con 104 comuni ne esce fuori piuttosto penalizzata.

«Il taglio imposto dalla Regione non rispecchia criteri di equità tra le province abruzzesi e penalizza oltremodo Chieti» dice Desiati. Dove le scuole primarie dei piccoli Comuni interni rischiano concretamente di chiudere i battenti. «E' il caso, ad esempio, della scuola di Lentella che, così come stanno le cose, non potrebbe», avverte avverte il segretario provinciale della Cisl-scuola, «organizzare una prima classe per mancanza di personale docente».

La Regione, nel dettaglio, ha ricevuto mandato dal governo nazionale di tagliare 215 insegnanti nelle scuole primarie del territorio. L'Ufficio scolastico regionale, secondo la Cisl, ha ripartito male i tagli. La provincia di Chieti avrà 70 posti in meno mentre L'Aquila e Teramo perderanno 55 docenti. Chiude Pescara con "appena" 35 insegnanti tagliati nelle scuole primarie.

«Appare assolutamente ingiustificabile la decisione di tagliare un posto su tre in provincia di Chieti. Ciò comporterà», afferma Desiati, «una serie di reazioni negative a catena». Settanta precari della scuola non beneficeranno di un contratto di lavoro a tempo nel prossimo anno scolastico e i docenti di ruolo in esubero nei vari plessi della provincia saranno costretti a presentare domanda di trasferimento.

Un problema serio causato dagli indicatori, sbagliati per la Cisl, utilizzati dall'Ufficio scolastico regionale per tagliare. «I calcoli sono stati fatti in base alla perdita di iscritti. A Chieti», riprende Desiati, «sono stati registrati 128 alunni in meno contro i 100 di Teramo, gli 80 de L'Aquila e i 50 di Pescara. Ma la variazione di alunni è stata quasi impercettibile a Chieti rispetto al numero complessivo degli studenti».

Infatti gli alunni teatini sono 16283 per 138 plessi sparsi in 104 Comuni. Un numero di gran lunga maggiore rispetto a Teramo con 13632 alunni e i 13498 di Pescara e gli 11063 dell'Aquila. «Nel comprensorio chietino si è perso meno di un alunno per classe e quindi», dice Desiati, «il taglio di docenti impartito dalla Regione appare quindi del tutto spropositato».

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