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Termoli, arsenale nel garage: in manette affiliato della 'ndrangheta
Felice Ferrazzo, 56 anni, da un po' di tempo collaboratore di giustizia, sarebbe collegato al traffico d'armi scoperto dopo il ritrovamento in un garage del centro di decine di kalashinikov, fucili e pistole nel bagagliaio di una Daewoo
TERMOLI. Un esponente della 'ndrangheta calabrese è stato arrestato questa mattina a Termoli. Felice Ferrazzo, 56 anni, ex capo dell'omonimo clan di Mesoraca (Crotone) e da alcuni anni collaboratore di giustizia sarebbe collegato a un traffico d'armi scoperto in città due giorni fa dopo il ritrovamento in un garage del centro cittadino di un arsenale nel bagagliaio di una Daewoo: decine di Kalashinikov, fucili, pistole silenziatori, passamontagna, giubbotti antiproiettile e munizioni. Secondo la polizia molisana Termoli era stata scelta come deposito di armi (anche da guerra) da utilizzare per compiere rapine e altre azioni malavitose nel comprensorio.
Gli agenti della Squadra mobile di Campobasso lo hanno arrestato la notte a Milano al termine di una indagine coordinata dalla procura di Larino (Campobasso).
Ferrazzo è stato per diversi anni al vertice del clan che portava il suo nome. Una costola della 'ndrangheta specializzata nel traffico di armi, soprattutto dalla Svizzera, droga e riciclaggio di denaro. Dal 2000 e' diventato collaboratore di giustizia.
Intanto gli investigatori stanno cercando di capire se ci sia una relazione tra questo episodio e un altro accaduto a maggio di quest'anno quando i carabinieri di Pescara smantellarono a San Salvo (Cheti) una raffineria di droga. In quella circostanza a finire in manette furono il figlio di Felice Ferrazzo, Eugenio, residente a Campomarino (Campobasso), la moglie e altre due persone. Tutti furono bloccati in un garage della cittadina abruzzese adibito a raffineria di droga nel quale, oltre a 2,5 kg di cocaina in panetti, erano nascoste anche 5 pistole con la matricola abrasa. Campomarino, Termoli e San Salvo, tutte lungo la fascia costiera, distano tra loro una trentina di chilometri. (p.c.)
Gli agenti della Squadra mobile di Campobasso lo hanno arrestato la notte a Milano al termine di una indagine coordinata dalla procura di Larino (Campobasso).
Ferrazzo è stato per diversi anni al vertice del clan che portava il suo nome. Una costola della 'ndrangheta specializzata nel traffico di armi, soprattutto dalla Svizzera, droga e riciclaggio di denaro. Dal 2000 e' diventato collaboratore di giustizia.
Intanto gli investigatori stanno cercando di capire se ci sia una relazione tra questo episodio e un altro accaduto a maggio di quest'anno quando i carabinieri di Pescara smantellarono a San Salvo (Cheti) una raffineria di droga. In quella circostanza a finire in manette furono il figlio di Felice Ferrazzo, Eugenio, residente a Campomarino (Campobasso), la moglie e altre due persone. Tutti furono bloccati in un garage della cittadina abruzzese adibito a raffineria di droga nel quale, oltre a 2,5 kg di cocaina in panetti, erano nascoste anche 5 pistole con la matricola abrasa. Campomarino, Termoli e San Salvo, tutte lungo la fascia costiera, distano tra loro una trentina di chilometri. (p.c.)
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