Traffico internazionale di droga, 21 arresti

Procura antimafia: 32 le ordinanze cautelari dopo le indagini di 3 anni partite da Vasto. Sequestrati 30 chili di eroina

CHIETI. Una scure pesante si è abbattuta sul traffico internazionale di droga, inferta dal Nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri di Chieti. Sono 32 le ordinanze cautelari, di cui 21 (12 in carcere e 17 ai domiciliari) ieri mattina che aveva a capo trafficanti albanesi trapiantati da anni in Italia. Gli arresti dell’operazione denominata “Conventus” sono stati eseguiti in Abruzzo, nel Vastese, dove l’inchiesta ha avuto origine, avviata dal procuratore Giancarlo Viani, nelle Marche, in Puglia. É stato il procuratore distrettuale antimafia Davi Mancini che ha poi continuato le indagini che lo hanno portato a scoprire una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Dopo tre anni durante i quali sono stati sequestrati ingenti quantità di eroina, per un totale di 30 chilogrammi, il magistrato ha chiesto i provvedimenti cautelari firmati dal Gip aquilano Romano Gargarella. Il giudice ha inoltre emesso 4 provvedimenti restrittivi nei confronti di due spagnoli e due albanesi, residenti in Spagna, per i quali è stata avviata la procedura per il mandato di arresto europeo. A sette di loro è stato contestato il reato di recente introduzione di crimine organizzato internazionale.

In carcere sono fini il capo della organizzazione Ergys Dashi, albanese, 25 anni, residente a Porto San’Elpidio, Peranti Dulja, 35 anni, residente a Recanati, Mata Agron, (44), residente a Pollenza, Geraldin Abdihoxha (24), a San Benedetto del Tronto, Majlinda Dashi (49), (ultimi tre sono zio, moglie e madre di Dashi) e Rigels Yzeiraj (26), entrambi residenti a Porto S. Elpidio, Igli Kamberi (29) e Amarildo Terziu (24), entrambi residenti a Barletta, e l'italiano Francesco Pellegrino, 35 anni di Civitanova Marche. Ai domiciliari sono finiti gli italiani Luigi Cataldo, 32 anni, di Civitanova Marche, Bruno Di Bartolomeo, 63 anni di Potenza Picena e Fabio D'Innocenzo, 45 anni di Tolentino; con loro, gli albanesi Arlind Janka, 26 anni, albanese, residente a Casoli; Ferdinand Grembi (36), Kreshnik Kura (31), Elis Halilaga (34), Mohamed Ben Amor (34), Jahja Kazazi (34).

La gestione del traffico di droga secondo gli investigatori era di tipo imprenditoriale. Ingenti partite venivano acquistate all’ingrosso e poi smistate in tutto il territorio nazionale attraverso una rete di personaggi con pesanti precedenti penali abruzzesi e marchigiani e attraverso il coinvolgimento di cittadini residenti in Bolivia Spagna e Albania. Questi intestavano sim card intestate a persone inesistenti o acquistate con documenti falsificati con i quali riuscivano a eludere le intercettazioni telefoniche. Il trasporto della droga, eroina di ottima qualità, veniva fatto attraverso automobili che erano state modificate. La droga veniva venduta a un prezzo concorrenziale, tale da consentire ingenti guadagni a chi la comprava. Così che l’organizzazione aveva il monopolio. Restano ancora da catturare 10 persone.

L’operazione è scattata in tutta Italia con l’impiego d 150 militari e con l’utilizzo di un velivolo di Pratica di Mare. Gli uomini dell’arma che hanno eseguito gli arresti oltre a quelli di Chieti sono stati di Ascoli Piceno, Macerata, Bari, Ancona, Lucca e Genova.

Inoltre sono stati individuate altre quattro persone che sarebbero all’estero e contro le quali stanno partendo le procedure cautelari.(k.g.)

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