ATESSA

Travolto in monopattino mentre va in fabbrica

Pendolare molisano scende dall'autobus e viene investito mentre va al lavoro on il mezzo elettrico. Il sindacato: "Costretto a usare il monopottino perché il bus si ferma a un chilometro dall'azienda"

ATESSA. Un operaio è stato travolto in monopattino elettrico mentre si recava in fabbrica. È successo ieri pomeriggio davanti allo stabilimento della Sevel, intorno alle 14, orario di massima concentrazione di traffico davanti alla fabbrica per l’incrocio dei lavoratori che si recano a lavoro per il turno pomeridiano e quelli che lasciano lo stabilimento dopo aver terminato il turno di mattina.

L'operaio, un pendolare del Molise, è stato soccorso da un’ambulanza del 118 e portato in ospedale dove gli è stata riscontrata una lussazione alla spalla ed una prognosi di 20 giorni. 

"Il lavoratore non usa il monopattino per scelta ma per necessità", spiega Fabio Cocco, coordinatore provinciale del sindacato Usb Chieti, "lui è un pendolare del Molise che lavora in un’azienda dell’indotto Sevel, viaggia ogni giorno con il bus dell’Atm (azienda trasporti del Molise) che lascia i lavoratori pendolari solo ed esclusivamente davanti allo stabilimento Sevel e deve ricorrere al monopattino per poter raggiungere in orario il lavoro poiché l’azienda di cui è dipendente dista oltre un chilometro dalla Sevel. Fino a qualche anno fa l’autobus effettuava fermate nelle vicinanze delle varie aziende del distretto industriale della Val di Sangro ma poi ciò non è più avvenuto poiché era un servizio non compreso nel percorso previsto dalla regione Molise mettendo in grande difficoltà i pendolari che devono recarsi nelle altre aziende della zona industriale".

"Negli ultimi anni l’Usb Abruzzo e Molise", aggiunge Cocco, "si è prodigata per trovare una soluzione mettendo in campo proposte e proteste che hanno costretto la regione Molise ad intervenire però erano soluzioni temporanee e questi lavoratori sono stati abbandonati e si sono dovuti organizzare autonomamente per poter raggiungere in tempo utile il posto di lavoro. La Regione Molise si faccia carico del problema una volta per tutte perché è davvero assurdo discutere ancora del problema".