Sopralluogo nella parte inagibile, la Provincia presenta il progetto di ristrutturazione

Tribunale, ispettore del ministro Alfano verifica i danni del post terremoto

CHIETI. Ispettori al tribunale di Chieti. Il delegato del ministro Angelino Alfano è venuto a Chieti lo scorso 27 luglio per rendersi conto personalmente dei danni riportati dal palazzo di giustizia in seguito al terremoto del 6 aprile 2009 e dare il via a un procedimento di cognizione degli interventi necessari per riconsegnare la completa agibilità al tribunale.

La visita dell'ispettore tecnico, un architetto del ministero della giustizia, è seguita al vertice che si è tenuto il 19 luglio in ministero, quando il sindaco Di Primio, il presidente della della Provincia Di Giuseppantonio il presidente dell'ordine degli avvocati Pierluigi Tenaglia e il presidente del tribunale Geremia Spiniello sono andati a Roma per sollecitare un interessamento del ministero al caso Chieti. 

Dopo il sopralluogo dell'ispettore che ha potuto verificare come l'ala dichiarata inagibile dopo il sisma effettivamente presenta importanti criticità, soprattutto dalla parte della vallata, si è riunito il Comitato di manutenzione nel corso del quale la Provincia, proprietaria dello stabile, ha presentato il progetto preliminare sugli interventi necessari per la riqualificazione statica e la ristrutturazione della parte danneggiata dal terremoto. «Viene dato seguito al percorso individuato nella riunione in ministero», commenta il presidente dell'ordine forense teatino Tenaglia, «tuttavia la strada sarà molto lunga e necessita della massima attenzione da parte dei soggetti interessati e di tutte le forze politiche».

Infatti come avevano già detto i parlamentari del Pd Giovanni Legnini e Lanfranco Tenaglia, fratello del presidente degli avvocati, per avere i finanziamenti è necessaria una leggina, che avrà percorso breve e concreto solo se troverà l'accordo di tutte le parti politiche in commissione legislativa. Se malauguratamente così non dovesse essere, si perderebbe molto troppo tempo se la cosa si dovesse affrontare nelle aule del parlamento. «E' necessaria», continua Pierluigi Tenaglia, «una matura assunzione di responsabilità che conduca a uno sforzo convergente da parte di tutti i protagonisti che possa finalmente giungere alla soluzione di un problema di interesse generale che affligge non soltanto l'avvocatura teatina ma l'intera città».

Il consiglio forense, che esprime apprezzamento per l'impegno di tutte le forze politiche, si augura che lo stesso impegno venga mantenuto per proseguire una strada «ancora molto lunga per giungere al ristabilmento della sede prestigiosa di tribunale che Chieti ha sempre avuto».  E per questo l'ordine forense promette di continuare nella attività di senbilizzazione affinché l'obiettivo si realizzi. (k.g.)

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