Tromba d’aria sveglia il Vastese
Alberi sulle auto, una è del sindaco di Gissi. Sos dal quartiere San Paolo.
VASTO. Alberi sulle auto, strade allagate e tetti scoperchiati: è il bilancio della tromba d’aria che, all’alba di ieri, si è abbattuta sul Vastese, provocando molti danni. In contrada Sant’Antonio Abate distrutti l’auto e il giardino del sindaco di Gissi, Nicola Marisi. E dal quartiere San Paolo lanciano un nuovo grido d’allarme le 24 famiglie che abitano nella case popolari di via De Gasperi.
Una bufera di vento e pioggia mista a neve ha svegliato ieri città e comprensorio.
Alberi abbattuti. Il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, è stato svegliato dal suono del sistema d’allarme collegato al cellulare. «Un messaggio mi avvisava che c’erano problemi sulla linea elettrica. Pochi secondi dopo sulla mia macchina, una Porsche decapottabile parcheggiata in cortile, si sono abbattuti un grosso pino e un palo dell’energia elettrica», racconta ancora sconvolto il sindaco. L’abitazione di Marisi è piombata nel buio e così pure gran parte della contrada. I danni sono ingenti: distrutta l’auto, la recinzione e l’ingresso della villetta. Sul posto sono arrivati i carabinieri, i vigili urbani e i vigili del fuoco. Decine le richieste d’aiuto arrivate al 115.
Gli alberi caduti hanno causato incidenti e rallentamenti al traffico. In corso Mazzini, all’altezza del complesso Due Pini, a pochi metri dalla caserma della Compagnia dei carabinieri, un grosso pino si è abbattuto su una Opel Astra, schiacciando l’auto e sfondandone il tettuccio. Altri alberi sono caduti sulla provinciale tra Casalbordino e Vasto nord. Pioggia battente sulla costa: allagati lungomare Cordella e viale Dalmazia. In città, soprattutto nel centro storico, la tromba d’aria ha scoperchiato i tetti di due fabbricati fatiscenti. Le tegole sono finite sulla strada.
Sos dal rione San Paolo. La pioggia ha provocato disagi alle famiglie che abitano nelle case popolari di via De Gasperi. I due fabbricati al civico 22 e 24 sono un enclave da terzo mondo. Infissi cadenti, pareti rabberciate, mattoni visibili attraverso la scrostatura degli intonaci, ringhiere dei balconi che rischiano di staccarsi e le canaline dell’acqua piovana ostruite. E dentro è ancora peggio. I segni dell’usura agli infissi sono evidenti e impediscono la tenuta agli agenti atmosferici. Ieri mattina è piovuto in due appartamenti.
Dopo un sit-in di protesta inscenato a maggio nell’androne dei fabbricati, l’Ater aveva promesso un intervento. «Sono passati cinque mesi e aspettiamo ancora. Intanto l’inverno è arrivato», si rammaricano le famiglie. Il consigliere provinciale Eliana Menna (Idv) dopo averne verificato il degrado ha annunciato che chiederà un sopralluogo urgente del commissario dell’Ater. «Qui si rischia una seconda Messina. I fabbricati di via De Gasperi vanno messi in sicurezza presto», afferma la Menna.

Una bufera di vento e pioggia mista a neve ha svegliato ieri città e comprensorio.
Alberi abbattuti. Il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, è stato svegliato dal suono del sistema d’allarme collegato al cellulare. «Un messaggio mi avvisava che c’erano problemi sulla linea elettrica. Pochi secondi dopo sulla mia macchina, una Porsche decapottabile parcheggiata in cortile, si sono abbattuti un grosso pino e un palo dell’energia elettrica», racconta ancora sconvolto il sindaco. L’abitazione di Marisi è piombata nel buio e così pure gran parte della contrada. I danni sono ingenti: distrutta l’auto, la recinzione e l’ingresso della villetta. Sul posto sono arrivati i carabinieri, i vigili urbani e i vigili del fuoco. Decine le richieste d’aiuto arrivate al 115.
Gli alberi caduti hanno causato incidenti e rallentamenti al traffico. In corso Mazzini, all’altezza del complesso Due Pini, a pochi metri dalla caserma della Compagnia dei carabinieri, un grosso pino si è abbattuto su una Opel Astra, schiacciando l’auto e sfondandone il tettuccio. Altri alberi sono caduti sulla provinciale tra Casalbordino e Vasto nord. Pioggia battente sulla costa: allagati lungomare Cordella e viale Dalmazia. In città, soprattutto nel centro storico, la tromba d’aria ha scoperchiato i tetti di due fabbricati fatiscenti. Le tegole sono finite sulla strada.
Sos dal rione San Paolo. La pioggia ha provocato disagi alle famiglie che abitano nelle case popolari di via De Gasperi. I due fabbricati al civico 22 e 24 sono un enclave da terzo mondo. Infissi cadenti, pareti rabberciate, mattoni visibili attraverso la scrostatura degli intonaci, ringhiere dei balconi che rischiano di staccarsi e le canaline dell’acqua piovana ostruite. E dentro è ancora peggio. I segni dell’usura agli infissi sono evidenti e impediscono la tenuta agli agenti atmosferici. Ieri mattina è piovuto in due appartamenti.
Dopo un sit-in di protesta inscenato a maggio nell’androne dei fabbricati, l’Ater aveva promesso un intervento. «Sono passati cinque mesi e aspettiamo ancora. Intanto l’inverno è arrivato», si rammaricano le famiglie. Il consigliere provinciale Eliana Menna (Idv) dopo averne verificato il degrado ha annunciato che chiederà un sopralluogo urgente del commissario dell’Ater. «Qui si rischia una seconda Messina. I fabbricati di via De Gasperi vanno messi in sicurezza presto», afferma la Menna.