Il sindaco Consuelo Di Martino e il funzionario della prefettura di Chieti Maurizio Formichetti

PALOMBARO

Troppi debiti in Comune, arriva il liquidatore 

Il sindaco Di Martino: insostenibili mutui e pagamenti dal 2004 al 2009. Il funzionario della prefettura Formichetti chiamato a riequilibrare i bilanci

PALOMBARO . Troppi i debiti che continuano a riemergere dal passato, dal quinquennio 2004/2009, il bilancio va in sofferenza e a Palombaro arriva il liquidatore straordinario. A chiedere l’intervento del ministero dell’Interno, della prefettura e del liquidatore è stato lo stesso sindaco Consuelo Di Martino, rieletta lo scorso anno per il terzo mandato consecutivo e che resta in carica, come la sua giunta. Andranno avanti nel percorso politico e amministrativo, ripartiranno con un bilancio 2020 “riequilibrato”, ma saranno affiancati dal liquidatore straordinario Maurizio Formichetti, funzionario della prefettura di Chieti, nominato dal presidente Mattarella il 9 giugno scorso e insediatosi il 1° luglio. Con lui a mettere ordine nella parte contabile pregressa del Comune, c’è il ragioniere Paolo Scioli. «Abbiamo fatto di tutto per arginare i debiti del passato», spiega il sindaco Di Martino, «ma alla fine i pagamenti del quinquennio 2004/2009, i mutui, i tagli dei contributi statali hanno appesantito talmente tanto il bilancio che abbiamo deciso di fermarci. In un’ottica di trasparenza e responsabilità e su consiglio del professore di economia all’università D'Annunzio Andrea Ziruolo, abbiamo avviato la procedura di liquidazione straordinaria (ex dissesto, ndc)».
La delibera, approvata dal consiglio comunale, è stata fatta già a marzo, poi per il Covid i tempi si sono allungati. «La difficoltà finanziaria generata nel 2004 non era più riparabile in via ordinaria», evidenzia il sindaco, «nonostante i tagli fatti, come quello delle indennità di carica (decise però prima di insediarsi in Comune), dei rimborsi, dei telefoni e computer che erano “in dotazione” in passato. Abbiamo fatto lavori per oltre 2.715.000 solo con fondi extra comunali, internalizzato il trasporto scolastico risparmiando 50mila euro annui; ma come far fronte a 16 mutui contratti tra il 2004 e il 2009 per un milione di euro con interessi altissimi? E che dire dei pagamenti per lavori passati con fatture arrivate senza protocolli, i rimborsi per uscite con cene costose o un tagliando fatto sulla stessa auto del Comune due volte a distanza di un mese. Ci sono decreti ingiuntivi, cause come quella per la convenzione per la segretaria comunale con Pennapiedimonte, transazioni già chiuse e altre da fare. Ma dobbiamo poter lavorare con tranquillità. Da qui la richiesta del liquidatore».
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