Tunnel, cantiere in ritardo di 40 giorni

Il direttore: rallentamenti per la messa in sicurezza dei reperti archeologici

CHIETI. Lunedì ripartono i lavori in Largo Barbella dove bisogna scavare il pozzo che accoglierà i due ascensori di risalita del tunnel pedonale. Ma il cantiere ha cumulato un ritardo di circa 40 rispetto alla tabella di marcia. Il tunnel non potrà essere inaugurato a fine ottobre. Una tegola per la mobilità cittadina considerando la perdurante inattività della scala mobile. «E' stato perso del tempo» spiega l'architetto Gianluca Mezzanotte, direttore tecnico dei lavori, «per la messa in sicurezza dei reperti archeologici romani sotto Largo Barbella.

«Abbiamo smontato, su indicazione della soprintendenza», continua l'architetto, «il muretto rinvenuto e adesso possiamo riaprire il cantiere». Che lunedì tornerà ad animarsi con ruspe e trivelle. Al momento lo scavo è fermo a 4 metri sottostrada. Bisogna raggiungere 50 metri per finire la cavità degli ascensori. «Servono almeno altri due mesi di lavori pieni», aggiunge Mezzanotte, «per archiviare i lavori di Largo Barbella. Siamo abbastanza in ritardo ma contiamo di recuperare la strada perduta».

Intanto i due ascensori, con una capacità di trasporto di 21 passeggeri ciascuno, sono stati già ordinati alla ditta Orem di Pescara. A scavo realizzato basteranno un altro paio di giorni per le installazioni. Proseguono spediti, al contrario, le lavorazioni all'interno del tunnel pedonale che collegherà in pochi minuti il terminal di via Gran Sasso al centro storico. Proprio attraverso gli ascensori di risalita che faranno scendere gli utenti nel centralissimo Largo Barbella. Sono quasi terminate le operazioni di impermeabilizzazione della galleria mentre a breve scatteranno gli interventi di rivestimento della struttura grezza. A seguire è in programma la predisposizione dell'impiantistica ingenere. Dall'illuminazione, alla videosorveglianza senza dimenticare il sistema di areazione del tunnel.

«Tutti lavori», anticipa Mezzanotte, «che richiedono un altro mese di tempo». La galleria sarà finita a fine ottobre, salvo imprevisti. Anche perché le ditte Tecnovie srl e Iciet engineering di Teramo, appaltatrici dell'opera per complessivi 2 milioni e 200 mila euro, continuano ad osservare doppi turni di lavoro. Peccato per i ritardi cumulati su Largo Barbella dovuti alle indagini accurate commissionate dalla soprintendenza che intende salvaguardare il patrimonio archeologico cittadino. «Sono stati rispettati a pieno i dettami della soprintendenza e adesso non resta», dice Mezzanotte, «che ripartire per chiudere il cantiere entro la prima metà di novembre». Uno slittamento che potrebbe ripercuotersi negativamente sulla mobilità del centro storico qualora non dovesse essere riparata la scala mobile in tempi rapidi.

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