Tutti a caccia del sequestratore armato

Paura e incredulità nel quartiere Santa Rita per l’uomo fuggito in auto mezz’ora con madre e figlia di due mesi

LANCIANO. C’è incredulità e paura nelle parole dei residenti del quartiere Santa Rita, dove qualche giorno fa uno sconosciuto, armato, ha sequestrato per mezz’ora una mamma con la sua bimba di appena due mesi. L’inquietante episodio è successo in pieno giorno e davanti alla farmacia comunale, una zona trafficata e frequentata del popoloso rione.

Di mattina in via Marciani è un viavai di macchine che arrivano e posteggiano per pochi minuti, il tempo di andare in farmacia. Lo stesso ha fatto, cinque giorni fa, la giovane famigliola, non sapendo di stare per finire in un incubo.

Verso le 11,30 il papà ha fermato l’auto ed è sceso, lasciando tranquillamente la moglie con la neonata sul sedile posteriore. «Ha acquistato quello che gli serviva ed è andato via tranquillo», raccontano in farmacia, dove la famiglia si serve solitamente, «come puoi pensare che nel giro di pochi minuti ti portano via l’auto con dentro moglie e figlia?». No, non puoi immaginare che arrivi uno sconosciuto armato di pistola - anche se poteva essere un’arma giocattolo - e minacci tua moglie di consegnargli dei soldi. E che poi, notate le chiavi inserite nel cruscotto, decida di salire a bordo e fuggire con i tuoi cari.

Ad impedire che la situazione precipitasse è stato il sangue freddo della donna, che con il cellulare ha composto il numero del marito lasciando attiva la comunicazione. Sembra anche che, a un certo punto, la giovane mamma abbia riconosciuto nel sequestratore un amico d’infanzia, particolare che avrebbe convinto l’uomo a riportare indietro mamma e figlioletta, non prima, però, di aver preso 50 euro dalla borsa della donna, alla quale avrebbe spiegato di trovarsi in difficoltà economiche.

Resta la gravità del gesto e la semplicità con la quale è stato messo in atto. Nel quartiere ieri non si parlava d’altro. «Non sembra l’opera di un professionista», commentano due uomini nel bar di fronte alla zona del sequestro, «certo che adesso non si sta tranquilli neanche ad andare in farmacia. Servirebbero più controlli. Qui i vigili vengono solo per fare le multe».

«È inquietante», dice una donna che abita in via Marciani, «ma questa zona non è tranquilla, tra risse e spaccio di droga». «Non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa simile qui», dice, invece, Catia, «ho abitato nel quartiere per 30 anni, i miei figli andavano a scuola a piedi, non mi sono mai preoccupata. Sono cose che non dovrebbero accadere, ma con questa crisi c’è gente disperata».

L’autore del sequestro lampo sarebbe un giovane sulla trentina, forse un tossicodipendente, che potrebbe essere responsabile anche di episodi simili accaduti in via Del Mare e in via San Giovanni da Capestrano. Sull’episodio indagano i carabinieri.

Stefania Sorge

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