Ucciso in Messico, lettera al Papa
Palomba scrive al pontefice: «Aiuti la famiglia a riavere il suo corpo»
SAN SALVO. «Sua Santità, le chiedo umilmente aiuto affinchè una famiglia a cui è stato tolto in modo violento un figlio, possa almeno riavere il suo corpo». Comincia così l’accorata lettera che il consigliere regionale Paolo Palomba ha scritto a Papa Francesco. Dopo aver coivolto la Regione e il Parlamento - la senatrice Federica Chiavaroli ha parlato del caso Sassanelli in Senato - per ottenere il rimpatrio della salma di Lorenzo Sassanelli, Palomba ha deciso di chiedere aiuto anche al Papa. «Nessuno immagina il dolore e lo strazio di Alessandra Sassanelli, la sorella di Lorenzo, il tecnico rapinato e ucciso nel mese di dicembre in Messico», dice Palomba. «La morte violenta di un congiunto è straziante. Se quella morte è circondata dal mistero e migliaia di ostacoli ti impediscono di riavere il corpo di tuo fratello, allora il dramma diventa insopportabile», insiste il politico sansalvese. «Senza contare che un simile comportamento è profondamente ingiusto nei confronti dell’Italia».
Conoscendo Papa Francesco è certo che davanti al dolore di Alessandra Sassanelli non esiterà ad intervenire.
«La famiglia di Lorenzo Sassanelli chiede di poter seppellire Lorenzo in Italia e avere una tomba sulla quale andare a pregare. Per le spese di espatrio, insostenibili da parte della famiglia, cercheremo altre soluzioni. L’importante a questo punto è avere le autorizzazioni al rimpatrio della salma», insiste Palomba.
Non resta che sperare nell’intervento della Chiesa. (p.c.)
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