Un’altra fumata nera per la nuova giunta

Nulla di fatto nel nuovo incontro Pupillo-Valente: resta il nodo del cambio di tre assessori su sette

LANCIANO. La sostituzione di tre assessori su sette e la riduzione dei compensi della giunta. Insieme all’impegno per l’abbassamento delle tasse e a una road map su alcuni punti programmatici (variante al piano regolatore, opere pubbliche, piano traffico): sarebbero questi i “paletti” che Progetto Lanciano pone per proseguire il mandato nella coalizione di centrosinistra. Il faccia a faccia di martedì, l'ennesimo, tra il sindaco Mario Pupillo e il leader del gruppo civico, Pino Valente, si è concluso con un nulla di fatto. L'incontro è stato aggiornato ieri, in tarda serata, alla presenza, questa volta, di tutte le forze politiche di maggioranza, impegnate ormai da una decina di giorni in riunioni e conciliaboli per venire a capo della prima crisi amministrativa della coalizione dopo 30 mesi dall’insediamento nel 2011.

Il ragionamento di Progetto Lanciano, che ha aperto la crisi nella maggioranza ponendo la questione politica dell’alleggerimento della pressione fiscale, impegno già preannunciato dalla giunta, è che a questo punto il primo cittadino debba andare fino in fondo sull’azzeramento delle deleghe agli assessori. «Non si può annunciare l’azzeramento della giunta e poi confermare 5 assessori su 7», ragionano nel movimento civico, ancora pronto a dare l’appoggio esterno alla maggioranza. Un altro segnale, secondo Pl, va dato nella direzione del risparmio: tagliando i compensi della giunta si potrebbero fin da ora stanziare risorse per alleggerire la pressione fiscale, dando al contempo un segnale di sintonia ai cittadini, che i sacrifici li fanno tutti, amministratori compresi. Per qualcuno si tratterebbe di un gesto di facciata più che di un risparmio vero (il compenso di un assessore ammonta a circa 1.500 lorde al mese).

Ma il vero ostacolo resta, al momento, il numero dei componenti della giunta da sostituire. Il sindaco Pupillo non sarebbe intenzionato ad andare oltre i due cambi, tra l’altro già individuati in Marcello D’Ovidio (assessore esterno a istruzione, sport e politiche della casa) e Antonio Di Naccio (lavori pubblici, in quota Pl). Gli altri 5, Valente compreso, sarebbero intoccabili: dai due Pd, Valentino Di Campli alle finanze e Pasquale Sasso all’urbanistica, a Evandro Tascione (ambiente), esponente di Lanciano del cuore del presidente del consiglio comunale, Donato Di Fonzo, e Dora Bendotti (sociale e politiche giovanili) di Lanciano in Comune, lista civica dello stesso sindaco. L’intenzione di Progetto Lanciano è di passare all’appoggio esterno se una delle condizioni non venisse accolta. In ballo ci sono i numeri in consiglio: se Valente e i suoi si tirano fuori dalla maggioranza, restano 11 consiglieri contro 10 dell’opposizione.

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA