Gravillon, muscoli e sogni: il Pescara ha il suo totem

A distanza di 6 anni Andrew Gravillon è tornato al Delfino e vuole riscattarsi dopo un lungo infortunio. Nato in Guadalupa, giocava a pallamano ma ha scelto il calcio grazie a Thuram
PESCARA. Adora il rap, la pasta al ragù ma anche la tranquillità di Pescara. Andrew Gravillon è tornato nella città dalla quale ha spiccato il volo. Diciotto mesi giocati tra gennaio 2018 e giugno 2019, in serie B, sono bastati al difensore nato in Guadalupa a far ingolosire i grandi club. Dopo Pescara, infatti, arriva il Sassuolo, poi l’Ascoli e il salto in Ligue 1 dal 2020 al 2023 con le maglie del Lorient e dello Stade Reims, con quest’ultimo club che lo riscatta dall’Inter per quasi 4 milioni di euro. Poi torna in A con il Torino, prima dell’esperienza in Turchia nell’Adana Demirspor. Nel massimo campionato turco gioca per quasi due anni, ma lo scorso ottobre si rompe il crociato ed è costretto ad un lungo stop.
Il ritorno. Si è svincolato da qualche mese e la scorsa settimana ha trovato l’accordo con il Pescara con un contratto fino a giugno. Entro 48 ore dovrebbe essere perfezionato il tesseramento e poi Gravillon potrà tornare a vestire la maglia biancazzurra che aveva lasciato nel 2019. Arrivò in Abruzzo appena 20enne, ora è tornato uomo e con una famiglia (si è sposato due mesi fa) da mantenere. Era esuberante dentro e, soprattutto, fuori dal campo, con una passione per le auto sportive e la musica rap. Ora con il tempo il suo carattere è cambiato e le tante esperienze nei top club europei lo hanno forgiato facendolo diventare un difensore molto affidabile. L’unica incognita è la rottura del crociato dell’anno scorso che gli ha creato non pochi problemi.
La Francia e Verratti. Gravillon avrà bisogno di qualche settimana per ritrovare la giusta condizione e il ritmo partita, ma, quando tornerà al 100%, per la B sarà un giocatore molto valido. In carriera in più di una occasione ha dovuto marcare campioni come Messi, Neymar, Di Maria e Mbappè. E c’è una curiosità, in campo, nel campionato francese, ha incrociato diverse volte Marco Verratti quando giocava nel Psg. Da avversario a suo datore di lavoro, visto che Verratti ora è uno degli azionisti di maggioranza del Pescara. Della sua prima esperienza in biancazurro ha sempre avuto un bellissimo ricordo. «Adoro passeggiare sul lungomare con la bici. Insieme a tanti miei compagni di squadra facciamo delle lunghe passeggiate. Poi, io che sono nato in Guadalupa, adoro il mare e qui a Pescara, quando posso, trascorro molto tempo in spiaggia», disse in una intervista al Centro tempo fa.
Le origini. Il 27enne difensore biancazzurro è legatissimo alla sua terra. «La Guadalupa è un posto fantastico e appena posso ci torno. Lì ho ancora dei parenti, mentre il resto della mia famiglia vive in Francia, a pochi chilometri da Parigi. Della Guadalupa mi piacciono molto le spiagge e ci sono dei paesaggi unici». Gravillon è di Pointe-à-Pitre, dove è nato Lilian Thuram. «È il mio idolo», ha sempre detto il ragazzone francese. Andrew si è avvicinato al calcio guardando l’ex campione di Juve e Barcellona. «Thuram è stato il difensore francese più forte della storia e mi piacerebbe seguire le sue orme. Vorrei diventare anch’io come lui e un giorno cantare la Marsigliese indossando la maglia della Francia». Quel sogno della Nazionale è quasi svanito, ma spera ancora in qualche modo di recuperare tempo e condizione fisica.
La pallamano. Il suo primo amore, però, non è stato per il calcio. «Giocavo a pallamano ed ero anche molto bravo. Poi, però, un mio allenatore che lavorava nel Garges, la mia prima società francese, mi disse che avevo la stoffa e che dovevo pensare solo al calcio. Così ho fatto e, nel 2013, gli osservatori dell’Inter, durante un torneo, mi hanno notato. La pallamano mi piaceva, ma ho fatto una scelta anche per il futuro. Nella pallamano avevo qualche chance, mentre il calcio poteva rappresentare il futuro». È arrivato in Italia a 15 anni all’Inter, nella squadra Allievi, e ha trovato Cauet (ex centrocampista nerazzurro) come allenatore. Ha fatto tutto il settore giovanile ad Appiano Gentile e vinto Coppa Italia e scudetto con la Primavera. Poi tanto girovagare e adesso il Pescara “bis”, per provare a ripartire di nuovo.
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