16 settembre

Oggi, ma nel 1920, a New York, in Wall Street, tra la sede della banca “Morgan & Stanley” e quella della Borsa valori, l’anarchico Mario Buda, da Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, di 37 anni, uscendo dalla clandestinità, alle 12.01, presumibilmente comandava a distanza l’esplosione del carretto di frutta, trainato da cavallo, imbottito di dinamite e chiodi che uccideva 34 persone, ne feriva 200 e causava 2 milioni di dollari di danni. E soprattutto scatenava enorme panico. “Mike Boda”, come era schedato dalle forze dell’ordine, riuscirà a rientrare a Savignano, dove riprenderà il mestiere di calzolaio, passando per Providence e per Napoli.
E continuerà a dichiararsi innocente e non ammetterà fino alla morte, che avverrà nella cittadina natia l’1 giugno 1963, la propria responsabilità nell’attentato (nella foto, particolare, uno dei punti d’osservazione della devastazione nella scena dopo la deflagrazione) che verrà considerato a livello planetario il capostipite dell’impiego dell’autobomba. E neppure gli agenti della polizia giudiziaria del Bureau of investigation saranno davvero in grado di attribuire a lui l’esecuzione di quello che il quotidiano “The New York Times” del giorno dopo, 17 settembre 1920, titolerà “Un atto di guerra”. I federali dell’Fbi attribuiranno a lui la colpa solo in base alla testimonianza del fabbro di Mulberry Street, a Little Italy, proprietario dell’equino affittato per tirare l’ordigno.
Buda faceva parte del gruppo libertario di Luigi Galleani attivo contro la condanna alla pena capitale degli italiani Ferdinando Sacco e Bartolomeo Vanzetti, condannati in primo grado l’11 settembre precedente per la sanguinosa rapina di South Braintree. Buda li aveva definiti come i suoi migliori amici in America. L’unica foto di Buda che girerà sarà fornita dal leader della "A" cerchiata Carlo Tresca da Sulmona a Fred Moore, avvocato di Sacco e Vanzetti, nel 1925. Tutta la vicenda di Mario/Mike verrà raccontata soprattutto da Michele Presutto, in “L’uomo che fece esplodere Wall Street. La storia di Mario Buda”, sul numero 40 di “Altreitalie”, rivista internazionale di studi sulle migrazioni italiane, del gennaio-giugno 2010.