«Un’azienda unica ospedale-università» 

Il rettore: proposta da avanzare alla Regione, rapporto più stretto a vantaggio della sanità abruzzese

CHIETI. L’investimento da oltre 64 milioni dell’università d’Annunzio mira ad avere più spazi per studenti e dipendenti dell’ateneo in vista di un rilancio legato soprattutto all’area di Medicina. In questo settore l’ateneo punta a essere più incisivo e il rettore Liborio Stuppia ha già iniziato ad avanzare alla Regione Abruzzo una nuova proposta: la creazione di un’azienda unica ospedale-università. La proposta non è stata ancora ufficializzata, ma il rettore Stuppia ha detto di averne comunque parlato con i vertici del governo regionale. Un’azienda unica farebbe sì che il policlinico diventasse a tutti gli effetti un ospedale clinicizzato che la lavora in stretta compenetrazione con l’università. A tutto vantaggio sia dello stesso Santissima Annunziata sia dell’ateneo d’Annunzio, pronto a investire risorse e, soprattutto, a sviluppare ancora di più l'area medica. «Noi siamo pronti a investire in sanità», ha ribadito il rettore, «credo che un’operazione di questo genere sia il modo migliore per uscire da una serie di impasse della sanità abruzzese. Ci sarà bisogno di un cambio di organizzazione sanitaria, ma noi ci siamo: abbiamo le competenze e la velocità di manovra necessarie». Attualmente l’università d’Annunzio lavora già in stretto raccordo con la sanità locale: basti pensare che in epoca Covid l’ateneo si è messo subito a disposizione del pubblico con il laboratorio, allora diretto proprio da Stuppia, per sequenziare i tamponi e che la d’Annunzio fornisce circa ottocento specializzandi alla sanità locale. (a.i.)
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