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Una colletta degli alpini per il defibrillatore

BORRELLO. La sezione locale dell'associazione nazionale Alpini ha donato alla cooperativa sociale Sant'Antonio un defibrillatore che sarà messo a disposizione di tutti i residenti. A breve,...

BORRELLO. La sezione locale dell'associazione nazionale Alpini ha donato alla cooperativa sociale Sant'Antonio un defibrillatore che sarà messo a disposizione di tutti i residenti. A breve, cominceranno i corsi per il suo utilizzo. Il defibrillatore è stato consegnato dal presidente regionale Ana, Giovanni Natale, presenti il presidente del gruppo Alpini di Borrello Carmine Evangelista e il sindaco Giovanni Di Nunzio, a don Giampiero La Penna, presidente della cooperativa servizi sociali Sant'Antonio.

Costretti a fare i conti con la lontananza dai grandi centri urbani, con strade spesso mal messe e una popolazione che diventa sempre più anziana, i piccoli paesi sono costretti per sopravvivere a trovare nel loro interno le energie necessarie per supplire alla mancanza di assistenza sanitaria.

Tra gli altri, un esempio positivo è senza dubbio quello di Borrello: 380 abitanti (nel 1960 erano mille), asilo frequentato da 5 bambini, rari matrimoni e 4-5 battesimi. Non è sbagliato il detto latino che «mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata», cioé mentre si discute sulla realizzazione del nuovo ospedale di Lanciano, con le reciproche accuse tra Regione e Comune, su raccolte di firme e iniziative varie, avere un problema di salute nei centri montani diventa quasi una grave condanna.

Un defibrillatore potrebbe salvare diverse vite, giacché la guardia medica è a Quadri, l'ospedale di Atessa è a 40 minuti, quello di Lanciano a 50. Borrello, sia chiaro, non può essere considerato come l'ultimo avamposto: la sua realtà (popolazione e logistica) è comune a tanti altri centri del Medio e Alto Sangro. Il gruppo alpino non si è perso d'animo, coadiuvato da amministrazione comunale, Pro Loco e associazione La Fonte, ha organizzato diverse iniziative per racimolare i 2.500 euro necessari ad acquistare il defibrillatore.

«L'associazionismo» osserva il sindaco Di Nunzio «da noi non serve solo per organizzare qualche manifestazione ricreativa, è la colonna vertebrale della comunità». L’apparecchio sarà ora custodito nel centro di accoglienza per anziani che è gestito, da 25 anni, dalla cooperativa Sant'Antonio. Il centro dà lavoro a 15 persone e ospita trenta anziani che arrivano anche dai paesi vicini.

«Il Comune» prosegue il sindaco di Borrello «sta recuperando un locale che sarà utilizzato per la riabilitazione e la palestra. Per i paesi montani è importante che, più di tante chiacchiere, ci sia un ospedale centrale a Sant'Onofrio di Lanciano e, soprattutto, sia istituito un buon centro di primo intervento (a Villa Santa Maria per esempio) che in caso di emergenza possa salvare tante vite».

Matteo Del Nobile

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