Vasto, il paziente morto in sala operatoriaI legali di Schips: "Era già in condizioni critiche"

La difesa del primario di Urologia di Vasto: "Senza voler anticipare gli esiti finali della consulenza della Procura, il decesso sembra essere stato causato da shock emorragico successivo aall'operazione"

VASTO. "L'intervento al rene e agli organi interessati dalla neoplasia è stato condotto in maniera ineccepibile dal dottor Schips e da tutta la sua equipe e il decesso sembra essere stato causato, non dall'operazione, ma da shock emorragico successivo, dovuto alle condizioni generali del paziente". A sostenerlo è il legale del primario di Urologia di Vasto, dottor Luigi Schips e del suo aiuto dottor Luca Cindolo, Fabio Giangiacomo, in merito al decesso di Nicolino Gianfelice, l'imprenditore 60enne di Montenero di Bisaccia (Campobasso) morto giovedì nell'ospedale vastese dopo un intervento chirurgico.

"Il paziente", precisa il legale in una nota, "è stato ricoverato per un tumore al rene in stadio avanzato (11 cm) ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione del rene stesso con la procedura cosiddetta 'a cielo aperto'. Ebbene, senza voler anticipare gli esiti finali della consulenza disposta dalla Procura, si può comunque affermare che tutti i consulenti presenti hanno confermato che l'intervento al rene e agli organi interessati dalla neoplasia è stato condotto in maniera ineccepibile dal dottor Schips e da tutta la sua equipe. Quel che è stato detto e scritto a proposito, anche alla luce dei fatti come rappresentati, risulta completamente inappropriato per tempi e modi, anche e soprattutto rispetto a professionisti  che ci sono invidiati nel resto di Italia e non solo".

"Il decesso", riferisce Giangiacomo, "sembra essere stato causato, non dall'operazione, ma da shock emorragico successivo, dovuto alle condizioni generali del paziente, peraltro, adeguatamente assistito anche nella fase dell'emergenza ed i miei assistiti sono i primi ad essere interessati all'accertamento completo della verità da parte dell'autorità giudiziaria, quando e come prevedono le regole processuali".

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