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Vasto, marito sparito: era da un anno in Ecuador

L’uomo torna a Scerni grazie all’intervento della Farnesina e del Nunzio apostolico. La moglie ora può riabbracciarlo

SCERNI. Un anno fa lasciò il suo paese e l’Italia diretto in Ecuador, convinto di trovare il paradiso. Invece è finito all’inferno. Solo grazie alla Farnesina e al Nunzio apostolico in Ecuador L.P., 40 anni, di Scerni, è riuscito a tornare a casa. Questa mattina riabbraccerà la moglie e il figlio. Lo aspettano molti problemi, ma niente rispetto a quello che ha passato in questi mesi. Il suo legale, l’avvocato Sebastiano Del Casale, non rilascia dichiarazioni ma conferma che il suo cliente è estremamente provato, ma anche profondamente grato alle istituzioni ecclesiastiche per averlo aiutato ad uscire da un incubo. I particolari dell’odissea vissuta dall’uomo non vengono forniti per tutalere l’uomo e anche il figlio minorenne.

Di sicuro non è rimasto in Ecuador tutto questo tempo volontariamente. L’avvocato Del Casale è pronto dimostrarlo nelle sedi opportune. La storia di L.P. è cominciata il 24 novembre dello scorso anno. Sembrava l’inizio di una nuova vita. L’uomo ha lasciato la moglie e un ragazzo di 12 anni ed è partito in cerca di lavoro. Ad accompagnarlo alla stazione dei bus è stata la donna. Poi l’uomo ha preso il treno e un autobus per Genova, ufficialmente per un colloquio di lavoro. Ma la città ligure è stata solo una tappa. Da quel momento e per 11 mesi i familiari non hanno avuto notizie di lui. La famiglia, disperata, ha chiesto aiuto ai carabinieri e all’avvocato Del Casale. La moglie, Cinzia Alberico, sola e con un figlio da crescere, aveva lanciato un appello per trovare lavoro. Dopo mesi di ricerche i carabinieri, tramite l’ambasciata italiana, sono riusciti a ritrovare il marito in Ecuador. Tutti erano convinti non volesse tornare a Scerni. In tanti hanno criticato il suo comportamento. In realtà, pare che gli venisse impedito di tornare.

Per riuscire a riportare l’uomo in Italia è stato necessario l’intervento della Farnesina e della Chiesa, quest’ultimo davvero provvidenziale. Le istituzioni ecclesiastiche invocano, però, il massimo riserbo. Un sacerdote del luogo e il Nunzio apostolico, Giacomo Ottonello, hanno avviato una delicata opera di intermediazione, che alla fine ha dato i risultati sperati. A Natale L.P. è risalito su un aereo che lo ha riportato a casa. Ieri è arrivato a Roma ed ha ripreso la strada per l’Abruzzo. L’incontro con la moglie e il figlio dovrebbe avvenire questa mattina. L’uomo dovrà risolvere diverse questioni. Non ultima una drammatica situazione economica. Anche la moglie è da tempo senza lavoro e c’è un ragazzo di 12 anni al quale va assicurato il necessario. Saranno mesi difficili ma quel che è conta al momento è la pace ritrovata in Italia.

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